E’ definitivo: non si andrà a scuola fino a fine giugno. L’ipotesi di una rimodulazione del calendario scolastico azzardata da Draghi è sfumata. Era già trapelato dalle ordinanze del neo ministro Bianchi relative agli esami di stato che fissano le date di inizio della maturità dal 16 giugno e la consegna dell’elaborato di terza media entro il 7 giugno. Nonché dalle prime dichiarazioni del Ministro, che aveva precisato come, modifiche al termine delle lezioni o eventuali prolungamenti delle stesse, andassero concordate con le Regioni.
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Scuola, anticipazioni sul nuovo DPCM
Lo stesso ministro ha dichiarato che è già stato attivato “un gruppo di lavoro composto da personale del Ministero e figure che operano sul territorio, dirigenti scolastici, insegnanti, esperti in materia di disuguaglianze“. Dunque, gli interventi saranno commisurati alle necessità dettate da ogni territorio e realtà scolastica in connessione con le singole scuole, che valuteranno il necessario da fare al fine di intraprendere azioni di recupero.
Il Dpcm che sarà approvato nei prossimi giorni, conterrà indicazioni relative alla scuola che saranno, in ogni caso, concordate con i Governatori. In caso di aumento dei contagi o preoccupanti situazioni epidemiologiche, questi potranno disporre la chiusura degli istituti. Verrà comunque confermata la didattica in presenza per gli alunni delle scuole superiori tra il 50 e il 75 % delle classi in zona gialla e arancione. Nelle zone rosse, invece, sarà prevista la Dad dalla seconda media alle quinte classi di scuola superiore.
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