Scuola di Pioltello chiuderà per il Ramadan anche nel 2025
Anche il prossimo anno scolastico, quello 2024/25 che, tra l’altro, è alle porte, l’Istituto Comprensivo Iqbal Masih di Pioltello sospenderà le lezioni e chiuderà la scuola in occasione della festa di fine Ramadan. La decisione è stata presa dal consiglio d’istituto consapevole dell’importanza che questa ricorrenza riveste per una grande percentuale degli studenti che frequentano l’istituto. Il 43% degli alunni è, infatti, di nazionalità non italiana, e molti di questi sono musulmani.
La scelta che riconosce e celebra l’inclusività
Le motivazioni di questa decisione rimangono le stesse dello scorso anno: si tratta di un gesto di inclusività e rispetto delle diverse culture presenti nella scuola. E vuole promuovere un ambiente aperto e accogliente, che riconosce e celebra la diversità e l’inclusività.
Come era accaduto lo scorso anno, anche in vista di questo le polemiche non sono tardate ad arrivare. Lo scorso marzo, la decisione del preside di chiudere la scuola per la festività islamica aveva suscitato un dibattito politico a livello nazionale. Ad essersi schierato contro era stato, tra gli altri, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che aveva chiesto che la delibera venisse rettificata per evitare che la sospensione straordinaria delle lezioni potesse diventare un precedente problematico per il futuro.
Allora non era mancato il sostegno del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aveva manifestato solidarietà nei confronti della scuola. La quale, nel frattempo, aveva dovuto cedere ad un compromesso, quello di rinunciare a due giorni di vacanza (previsti per il ponte del Primo Maggio) per poter garantire la chiusura il 10 aprile 2024 che coincideva, appunto, con la data della fine del Ramadan.
Ramadan, il mese più sacro per i musulmani
Un segno di grande apertura da parte della scuola quello di sospendere le lezioni per permettere agli alunni musulmani di celebrare la fine del Ramadan che, per chi non lo sapesse, è il nono mese del calendario islamico ed il più sacro per i musulmani. Si tratta di un periodo – di circa 29 o 30 giorni – durante il quale i fedeli osservano il digiuno dall’alba al tramonto, si astengono dal cibo e dalle bevande, dal fumo e dalle attività “impure” e si dedicano alla preghiera, alla riflessione spirituale e alla lettura del Corano.
Il 43% degli studenti è di nazionalità non italiana
Considerato come la maggior parte degli studenti che frequentano la scuola di Pioltello provenga da Marocco, Egitto e Pakistan, si tratta di una scelta più che plausibile. E, per questo, è stata presa all’unanimità dal consiglio d’istituto, che ha deliberato la sospensione delle lezioni il 31 marzo 2025, giorno nel quale i musulmani celebreranno l’Eid al-Fitr, la “festa della rottura del digiuno”.
Nel frattempo, la sindaca della città Ivonne Cosciotti, a proposito della delibera della scuola, ha ricordato come l’istituto attenda ancora la visita del ministro Valditara, che lo stesso aveva promesso dopo le polemiche che erano insorte (anche) a seguito della sua reazione.
Anche se a distanza di parecchi mesi dal prossimo marzo, non sono tardate ad arrivare “nuove” discussioni da parte di diversi esponenti politici. In particolare, da parte della Lega. Silvia Sardone, europarlamentare che aveva già criticato la chiusura l’anno scorso, ha rinnovato la sua opposizione definendola “una scelta sbagliata”. Secondo Sardone l’istituto promuoverebbe una forma di “integrazione al contrario”, costringendo tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro fede, a osservare una festività religiosa che non fa parte della tradizione italiana.
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