Chi ha pochi amici è più intelligente. E' il risultato di una ricerca condotta da due psicologi evoluzionisti, Satoshi Kanazawa della London School of Economics e Norman Li della Singapore Management University.
Kanazawa e Li hanno condotto una ricerca esaminando un campione di 18mila volontari compresi tra i 18 ed i 28 anni.
Il risultato della ricerca sembra essere eloquente: l'intelligenza è inversamente proporzionale al numero di amici.
I due psicologi hanno motivato i dati con alcune caratteristiche degli uomini primitivi. "Essi stavano in gruppi numerosi, anche di 150 persone, perché così risultava più facile difendersi e cacciare".
"Chi stava da solo, o in gruppi di pochissime persone riusciva invece a badare a se stesso, indipendentemente dallo stare insieme agli altri".
Secondo Li e Kanazawa, insomma, dinamiche ancestrali sono alla base delle scelte degli individui moderni. "Coloro che sentono di adattarsi meglio alle sfide attuali, si lasciano alle spalle con più semplicità le proprie radici".