Serie TV anni 90 da rivedere - Studentville

Serie TV anni 90 da rivedere

Serie TV anni '90 da rivedere a tutti i costi: da Beverly Hills a X-Files, passando per il cult Twin Peaks; tutte le più belle serie TV imperdibili degli anni '90.
Serie TV anni 90 da rivedere

SERIE TV ANNI 90 DA RIVEDERE

Ci sono tanti modi differenti di godersi le vacanze estive e nessuno è più giusto dell'altro. C'è chi parte per lunghi viaggi, chi trascorre il tempo a leggere, chi programma attività sportive ogni giorno, e chi ancora – vinto dalla calura – preferisce starsene a casa, magari cullato dall'aria condizionata, a recuperare le serie TV che non ha potuto guardare durante l'anno.
Ma se avete gestito bene il vostro tempo durante i 9 mesi precedenti vi ritroverete con ben poco da guardare, a meno che non vogliate provare tutte quelle serie “consigliate solo agli appassionati”.
Perché allora non rituffarsi nell'adolescenza dell'intrattenimento seriale televisivo e riguardarsi quelli che una volta si chiamavano telefilm e che hanno formato generazioni e generazioni di spettatori, compresi gli sceneggiatori delle serie che ora adorate?

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Serie TV anni 90 da rivedere

SERIE TV ANNI 90: L'ELENCO DA RISPOLVERARE

Accompagnateci allora nel nostro viaggio nel passato: calendario alla mano, ecco le serie tv anni '90 che potreste rivedere giorno per giorno durante le ore pomeridiane più calde.

  • Beverly Hills 90210 (1990 – 2000, Fox): la serie che con tutta probabilità ha segnato la decade. A vederla oggi sembra una collezioni di ingenuità e di esagerazioni a scopo drammatico con abissi di pretestuosità, ma provate a non appassionarvi all'annosa questione Kelly vs Brenda, oppure alla parallela disfida tra il bravo ragazzo (dai tanti lati oscuri) Brandon e lo scapestrato (dal cuore d'oro) Luke. Certo, non stiamo qui a consigliarvi di vedere 10 stagioni, ma anche saltare di episodio in episodio può dare delle grandi soddisfazioni.
     
  • Baywatch (1989 – 2001, NBC): il kitsch degli anni '90 e l'ossessione per i fisici scultorei californiano nonché il voyeurismo ostentato delle pubblicità più grevi sono tutte concentrate in questo storico telefilm sulle imprese di un gruppo di bagnini. Guardare qualche puntata vale pena non solo per ammirare forme maschili e femminili, ma anche per stupirvi di fronte all'ingegno di sceneggiatori che dovevano escogitare pericoli sempre differenti dal semplice annegamento nonostante il 90% ci si trovasse di fronte all'oceano.
     
  • Twin Peaks (1990 – 1991, ABC): sono solo due stagioni, per un totale di 30 episodi, ma se c'è davvero qualcuno tra i nostri lettori che non ha visto questo capolavoro di David Lynch dovrebbe rimediare all'istante. Non che sia tutto perfetto – purtroppo non tutto è affidato al regista – ma il mix di parodia di una soap opera, onestissima e limpida descrizione di sentimenti primordiali, oscura minaccia paranormale e surrealtà continua è qualcosa che non è mai stato replicato dopo, nonostante in tanti ci abbiano provato. In realtà state solo facendo del bene a voi stesso se decidete di recuperarla, così come rivederla è un po' come tornare a casa, tra una crostata di ciliege e un tazza di caffè.
     
  • Willy Il principe di Bel-Air (1990 – 1996, NBC): al giorno d'oggi sentire delle risate registrate fa uno strano effetto, per quanto i fan di The Big Bang Theory ci siano abituati. Ma 20 anni fa per una sit-com era davvero la norma, così come l'uso di tormentoni sempre uguali a se stessi e trame dai risvolti sociali in cui alla fine di ogni episodio si imparava una lezione. Il Principe di Bel-Air è forse uno dei migliori prodotti di questo genere e oggi sembra davvero difficile riconoscere il serissimo Will Smith in quell'allampanato rapper dalle orecchie a sventola.
     
  • X-Files (1993 – 2002, Fox): i più curiosi tra i lettori avranno dato un'occhiata ai nuovi episodi andati in onda durante la scorsa stagione, ma probabilmente avranno capito poco dello spirito che animava il serial originale. David Duchovny e Gillian Anderson erano i nostri Virgilio che ci traghettavano in un mondo sovrannaturale finalmente affrontato con un po' di serietà, anche grazie allo scetticismo di Dana Scully. Tra cospirazioni governative che si dilungavano di stagione in stagioni, misteri risolti solo dopo lunghissimi archi narrativi e una love story tirata per le lunghe (con tanto di parti miracolosi), il tanto celebrato Lost avrebbe avuto davvero di che imparare.
     

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(Foto: Beverly Hills 90210, courtesy of Warner Bros.)

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