Enzo si laurea a 73 anni in medicina
Per la serie “crederci sempre, arrendersi mai”, un 73enne si è da poco laureato in medicina dopo ben 54 anni di università. E’ la storia di Enzo Fernando Buccoliero, originario di Sava, in provincia di Taranto, che dopo tanti sacrifici ha ottenuto l’ambìto titolo presso l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli. Non è stata facile la vita di Enzo, che è comunque riuscito ad onorare la promessa fatta al padre prima che questo morisse. Ovvero quella di portare a termine il percorso di studi che aveva intrapreso più di 50 anni prima.
La storia di Enzo
E’ il 1970 quando spronato dal fratello, prossimo alla laurea in Lettere, decide di iscriversi alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Ma, nonostante la grande motivazione, non riesce a dedicarsi allo studio così come vorrebbe per una serie di vicissitudini che gli mettono fin da subito i bastoni tra le ruote. Prima si ammala la madre, alla quale Enzo presta assistenza per 18 anni. Poi ad ammalarsi è il padre, che affronta una malattia altrettanto devastante seppure più breve. Il tutto contornato da problemi economici e dal suo lavoro come agricoltore.
Significative, a riguardo, le parole di Enzo, uno sprono per tantissimi giovani, e non, alle prese con le difficoltà della vita:
“La vita può deviare il tuo percorso, rallentarlo, ma questo non significa che non si può egualmente raggiungere la meta, i propri sogni. Anche a 73 anni, come è successo oggi a me”.
La Laurea a Napoli
Ed è così che, qualche giorno fa, Enzo è salito su un autobus insieme ad amici e parenti pronti a sostenerlo, e si è diretto da Sava a Napoli, dove ha discusso la sua tesi in Malattie nervose e mentali intitolata “Parkinson e parkinsonismi atipici (plus)”. A sottolineare i grandi sacrifici fatti dal neolaureato in tutti questi anni è stato l’intervento del docente relatore della sua tesi, Antonio Gallo, professore associato di Neurologia presso la I Clinica Neurologica dell’Ateneo Vanvitelli:
“Nonostante le tante avversità che la vita gli ha riservato, voleva portare a termine i suoi studi. Nulla lo ha fatto desistere, nemmeno le sveglie alle 2 di notte per mettersi in autobus alle 5 del mattino, facendo 7 ore di viaggio e, spesso, restando sveglio anche la notte successiva aspettando in stazione il bus del ritorno. Questo per ogni esame, corso o incontro con i docenti”.
Una vita da lavoratore
O anche lo studio fatto nei pochi momenti liberi che gli rimanevano. Tutto, pur di laurearsi. Anche perché, negli anni, oltre all’assistenza ai genitori malati, Enzo ha svolto diverse mansioni lavorative, dall’agricoltore all’impiegato presso gli uffici del giudice di pace fino all’impiego nel settore dei servizi sociali. Lavoro, quest’ultimo, che gli è sempre piaciuto per il fatto di avere a che fare con la cura degli altri, il suo desiderio da sempre. Adesso, dopo tanta abnegazione, la tanto attesa soddisfazione, che arriva anche a seguito della promessa fatta al padre prima della sua morte. “Non mollare”, gli aveva detto. Ed Enzo non l’ha mai fatto portando a casa un risultato incredibile.
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