Era lo scorso 28 aprile quando Antigona, una studentessa dell’Istituto Alberghiero Buontalenti di Firenze, è entrata in coma dopo un malore avuto proprio a scuola. E in coma ci è rimasta per ben 3 mesi fino a quando, con grande stupore di familiari, amici e professori, si è risvegliata il 1 agosto. Da allora il suo unico obiettivo è stato quello di sostenere gli esami di maturità e di proseguire la propria vita, diventando chef e pasticcera, come ha dichiarato. Riassunta così, la vicenda sembra essere stata una passeggiata. Ma come sono andate le cose? Facciamo un passo indietro ripercorrendo quello che gli stessi medici ritengono sia stato un miracolo.
Si risveglia dal coma dopo 3 mesi
Antigona frequentava l’Istituto Alberghiero Buontalenti di Firenze. Nell’ora di educazione fisica, si era sentita male durante l’esecuzione di un esercizio neanche così impegnativo. Si era accasciata tra le braccia di un suo compagno di scuola. Ed erano subito scattati i soccorsi. Il vicepreside le aveva praticato un massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei sanitari del 118. Dopo il loro intervento Antigona aveva ripreso a respirare, ma una volta giunta all’ospedale Careggi aveva avuto un nuovo infarto.
Operata d’urgenza, si era ripresa salvo poi avere una terza ricaduta. Ed è così che la ragazza è entrata in coma (per i medici, molto probabilmente, irreversibile). Nel frattempo, in vista degli esami di maturità i professori, che inizialmente avevano pensato ad un riconoscimento simbolico per la ragazza, decidono di istituire una commissione straordinaria a settembre. Il primo agosto, il risveglio.
Sostiene l’esame di maturità dopo il coma
Ebbene, accade quello che oramai non si sperava più, la ragazza ha riapre gli occhi dopo ben 3 mesi. A quel punto i timori erano parecchi. Ma Antigona ha una sorprendente ripresa cognitiva. Ed è decisa a sostenere gli esami di maturità. Si attiva subito per questo: videochiama i suoi docenti e si affida all’insegnante di italiano per la scrittura del proprio tema. Compito sul bullismo, che arricchisce di esperienze personali. Anche l’orale è va bene: si diploma con 85 su 100.
Il prossimo passo, prima di dedicarsi alla realizzazione del sogno di diventare chef, è la riabilitazione. Che sarà lunga e faticosa, ma alla quale guarda con positività. In fondo il peggio è passato, e lei – oltre ad essere veramente forte – è piena di entusiasmo.
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