“Le parole del Presidente del Consiglio sono immonde e indegne, siamo stanchi di questo Governo che taglia miliardi alla scuola pubblica e se ne vanta”. L’Unione degli Studenti attacca duramente Berlusconi dopo le ultime dichiarazioni sulla scuola pubblica, annunciando per domani 19 aprile una mobilitazione che coinvolgerà 50 città italiane. Gli studenti sono dunque pronti a tornare in piazza “per il diritto allo studio, un nuovo welfare e il libero accesso alla cultura”. Contestazioni che faranno da preludio allo sciopero generale indetto dalla Cgil per il 6 maggio. A Roma, Milano, Torino, Bari, Genova e Reggio Calabria, andranno in scena blitz, azioni e falsh mob a sorpresa. A Napoli, Avellino, Salerno e Caserta i ragazzi daranno vita a presidi in luoghi simbolo o veri e propri cortei.
Jacopo Lanza dell’esecutivo nazionale dell’Unione degli Studenti ha spiegato i motivi di questa protesta: “Il tema principale di quello che abbiamo ribattezzato ‘Student in action day’ sarà il welfare. Un tema dunque che riguarda anche lo sciopero generale, declinato ovviamente dal punto di vista studentesco. Sentiamo infatti la necessità di chiedere e di costruire un sistema di welfare completo che non significa solo l’aumento del numero e dei fondi delle borse di studio, ma anche servizi per gli studenti, per l’accesso alla cultura, per la mobilità, sia per gli universitari che per i medi, anche se con le dovute differenze”.