Sigarette di Lucio Corsi: testo e significato della canzone

Sigarette di Lucio Corsi: testo e significato della canzone

Lucio Corsi torna con "Sigarette", un brano introspettivo che esplora la solitudine e la paura dell'invecchiamento attraverso metafore profonde.
Sigarette di Lucio Corsi: testo e significato della canzone

Lucio Corsi torna sulla scena musicale con “Sigarette”, un brano introspettivo e ricco di metafore tratto dal suo nuovo album “Volevo essere un duro”. La canzone, disponibile dal 21 marzo 2025, esplora temi profondi e universali attraverso l’immagine ricorrente delle sigarette, trasformando un’abitudine quotidiana in un potente simbolo esistenziale.

Il cantautore toscano, noto per il suo stile poetico e la capacità di creare narrazioni suggestive, ci offre in questo brano una riflessione intima sulla solitudine, sul passare del tempo e sulla paura dell’invecchiamento. Attraverso versi carichi di significato, Corsi dipinge il ritratto di un protagonista che utilizza le sigarette come rifugio dal mondo esterno, come scudo contro le relazioni profonde e come meccanismo per evitare di confrontarsi con il futuro.

“Sigarette” si distingue per la sua disarmante sincerità e per la capacità di trasformare un gesto quotidiano in una potente metafora della condizione umana contemporanea.

Il testo di Sigarette di Lucio Corsi

Sigarette, sigarette
Tra il bene e il male scelgo sempre sigarette
C’è chi smette, c’è chi smette
Personalmente fumerò per sempre

Sigarette, sigarette
Sono un rifugio se c’è troppa gente
Fanno male ai dottori solamente
E a chi si ferma alle avvertenze, alle apparenze

Così non corro il rischio di diventar vecchio
Mi fermo prima che sia inverno
Ne ho accese più delle stelle
Per stare soli servono carezze

Per stare insieme ad una donna quanto tempo serve?
Io son geloso del mio tempo perso
E dell’amara leggerezza nel dolcissimo far niente

Sigarette, sigarette
Tra un gatto e un cane è meglio un pappagallo verde
Tra i monti e il mare meglio una casa di campagna
Con le finestre chiude e il fumo di Manhattan
Che serve a non scoprire
Se in questa stanza son rimasto solo o c’è ancora Ines
Dentro al cuore non ho niente
Ma non riesco a dirle la parola “fine”

Così non corro il rischio di diventar vecchio
Non lascio figli ma un posto libero in più in un parcheggio
Che è sempre meglio di niente
Per stare soli servono carezze

Per tramontare in mare quanta luce serve?
Io son geloso anche del buio che mi è entrato nella testa
Non basta un soffio per liberar la mente

Sigarette, sigarette
Sigarette, sigarette
Sigarette, sigarette
Sigarette

Significato di Sigarette di Lucio Corsi

“Sigarette” utilizza una potente metafora che trasforma un oggetto quotidiano in un simbolo esistenziale. Le sigarette rappresentano la fuga dalla realtà, un rifugio quando il mondo diventa opprimente: “Sono un rifugio se c’è troppa gente”. Il protagonista sceglie consapevolmente questo vizio, ignorando le conseguenze negative: “Fanno male ai dottori solamente”.

La paura dell’invecchiamento emerge con “Così non corro il rischio di diventar vecchio”, rivelando un desiderio di fermarsi prima di affrontare le responsabilità adulte. C’è una resistenza al futuro, preferendo rimanere in uno stato di sospensione.

Le relazioni sono viste con distacco e malinconia. “Per stare insieme ad una donna quanto tempo serve?” mostra l’incapacità di impegnarsi, mentre “Per stare soli servono carezze” evidenzia il paradosso di chi cerca intimità pur mantenendo le distanze.

Ines rappresenta un legame irrisolto, qualcuno a cui non riesce a dire addio: “Dentro al cuore non ho niente, ma non riesco a dirle la parola ‘fine'”, simboleggiando l’incapacità di chiudere capitoli della vita.

L’isolamento diventa una scelta deliberata, un modo per proteggersi. La ripetizione ossessiva della parola “sigarette” funziona come un mantra, un rituale che scandisce l’esistenza e rappresenta abitudini che tengono a distanza la realtà.

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