Primavera: significato e origine
Stiamo per dare il benvenuto ad una delle più belle stagioni dell’anno, la Primavera. Si tratta della stagione della rinascita, la stagione del clima mite, delle belle giornate, quelle che iniziano ad allungarsi e ad avere più luce. Ma vi siete mai domandati quale sia il significato e l’origine di questa meravigliosa stagione? Ora ci prendiamo un po’ di tempo e andiamo a scoprire qualcosa in più sulla primavera, la bella stagione che ha ispirato anche diversi artisti come ad esempio Botticelli con il suo celebre quadro, la Primavera.
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Primavera: il significato
L’etimologia del termine è molto significativa, deriva dal latino “ver”, che si ricollega al sanscrito “vas”, che vuol dire “splendere”. Nel nostro emisfero, quello boreale, l’inizio della primavera avviene tra il 19 ed il 21 marzo, quando si verifica l’equinozio, con l’eguale durata delle ore di luce e di buio, come nel corrispondente equinozio d’autunno. La fine della stagione primaverile si individua con il 21 giugno, il giorno del solstizio d’estate, il giorno con più ore di luce nel corso dell’anno. L’equinozio di primavera dipende dal cielo. Si verifica, infatti, quando il sole è allo zenit dell’Equatore, in posizione perpendicolare all’asse di rotazione della Terra, spianando la strada alla metà più luminosa e più bella dell’anno.
Primavera: l’origine
In tutte le epoche e in ogni diversa cultura, l’inizio della primavera è stato accompagnato da rituali e celebrazioni propiziatorie, con intenti e significati di costume e religiosi diversi, ma con in comune il medesimo desiderio di rinascita e di rinnovamento, come se ci trovassimo di fronte a qualcosa che è presente nell’inconscio collettivo dell’umanità. I miti arcaici, ad esempio, legano la primavera all’amore, alla sensualità ed al piacere di vivere,
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