Sofia Priviero ha 19 anni e nella primavera del 2023 è stata colpita da una forte encefalite autoimmune che le ha impedito di sostenere l’esame di stato. Ora, finalmente guarita dopo una lunga degenza, lancia un appello per ottenere la maturità e recuperare i quattro mesi persi tra ricoveri e riabilitazione.
La storia di Sofia Priviero
Sofia, 19 anni è una studentessa di Jesolo, nota località balneare in provincia di Venezia. Lo scorso 23 aprile, è stata colpita da un’encefalite autoimmune, una patologia molto pericolosa che avrebbe potuto causarle anche danni permanenti al cervello e che l’ha portata a sostenere lunghe degenze in vari ospedali del Veneto, un calvario di quattro mesi che le ha impedito di partecipare all’esame di maturità insieme ai suoi compagni.
La giovane prima è stata ricoverata all’ospedale di San Donà, poi a Portogruaro; ha poi trascorso due mesi nel reparto di Neuroscienze dell’ospedale di Padova tra Rianimazione e Neurologia, seguiti da altri sessanta giorni di riabilitazione a Jesolo. Nonostante la gravità della malattia, Sofia è stata dichiarata fuori pericolo già nel settembre scorso.
Un appello per la maturità ad honorem
Sofia frequentava il Liceo classico europeo Marco Foscarini di Venezia. Nonostante la sua ammissione agli esami con ottimi voti, Sofia ha perso l’opportunità di sostenere l’esame di maturità a causa del prolungato ricovero che le ha impedito anche di tentare la strada dell’esame suppletivo a fine estate. Ora, la giovane studentessa ha lanciato un appello alla sua scuola e alle istituzioni affinché le venga concessa la maturità ad honorem, permettendole di recuperare i quattro mesi persi.
La madre di Sofia, Chiara Prando, ha inviato una richiesta all’Ufficio scolastico per ottenere la maturità ad honorem, ma finora non ha ricevuto risposta. Anche il presidente veneto Luca Zaia e il sindaco di Jesolo Christofer De Zotti sono stati informati della situazione.
Il desiderio di riprendere gli studi
Nonostante l’esperienza difficile, Sofia desidera riprendere gli studi il prima possibile e ha progetti futuri legati all’Università, in particolare legati al campo della storia dell’arte o del restauro. La maturità ad honorem le consentirebbe di guadagnare tempo e avviare i suoi progetti senza ulteriori ritardi.
Un appello pubblico per sostenerla
Con un appello pubblico, Sofia spera di sensibilizzare la scuola e le istituzioni sulla sua richiesta di maturità ad honorem: l’appello vuole sottolineare l’eccezionalità del suo caso e la necessità di un gesto che le permetta di continuare il suo percorso di studi senza ulteriori ostacoli.