E' tutta una questione di chimica. A quanto pare una regola che, al di là di ogni luogo comune, riguarda non solo le relazioni tra individui, ma anche i sogni.
Proprio così. Un gruppo di ricercatori dell'Università La Sapienza di Roma, dipartimento di Neurologia clinica e comportamentale dell’Irccs Santa Lucia di Roma e dell’Università dell’Aquila, ha scoperto una correlazione tra un meccanismo neurochimico insito nel cervello e la capacità di ricordare i sogni.
Alcuni individui ricordano benissimo i propri sogni. quasi come se fossero dei film. Altri, invece, non riescono ad afferrare ciò che è accaduto durante il sonno nel proprio cervello, neanche in presenza di uno sforzo.
Attraverso dispositivi di nuova generazione, il team di ricercatori sono riusciti quindi a scovare una responsabilità diretta del neurotrasmettitore dopamina nell'attività onirica del nostro cervello.
Il professor Luigi De Gennaro, che ha corrdinato l'equipe, ha dichiarato soddisfatto ad Adnkronos che "è stata inaugurata una nuova stagione dello studio della neurochimica del ricordo dei sogni".