Nella professione medica, le specializzazioni in Emergenza, Anestesia, Virologia e Microbiologia risultano essere meno “attrattive” agli occhi degli specializzandi. Almeno questo è quello che avviene in Italia. Sarà che richiedono una gestione intensiva di situazioni ad alto stress, orari di lavoro irregolari e turni notturni, oltre a prevedere una formazione approfondita nella ricerca scientifica ed un impegno accademico prolungato. Fatto sta che sono meno preferite rispetto ad altre. Proprio per ovviare a tale inconveniente, il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha ripreso i lavori del gruppo, istituito lo scorso gennaio, che si occupa di affrontare la delicata questione dell’accesso programmato e sostenibile al Corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
Specializzazioni medicina-chirurgia, al via i lavori del gruppo del MIUR
Uno dei principali obiettivi di questo gruppo di lavoro è la programmazione accurata dei fabbisogni complessivi di specialisti, in relazione al numero di laureati in Medicina e Chirurgia, al fine di garantire un adeguato supporto al Sistema sanitario nazionale. La crescente domanda di professionisti medici e chirurgici, unita alla necessità di garantire un equilibrio tra l’offerta di formazione e le esigenze del sistema sanitario, ha reso prioritario l’approccio strategico alla pianificazione della formazione specialistica. Il gruppo di lavoro del MIUR si pone, quindi, l’obiettivo di identificare le specializzazioni necessarie per soddisfare le esigenze attuali e future del SSN.
Nell’ambito di un’analisi approfondita in merito, il Ministero della Salute ha annunciato che il settore sanitario nazionale necessita di 30.000 nuovi professionisti nei prossimi sette anni. Il gruppo di esperti incaricato di studiare la questione ha ora iniziato la seconda fase di analisi al fine di individuare le soluzioni più adeguate.
Bisogna rendere più attrattive specializzazioni come Emergenza, Anestesia, Virologia
A quanto emerso dai dati regionali analizzati, si evidenzia un deficit di alcune specializzazioni mediche che rende poco efficiente il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, nonostante la presenza di fondi derivanti da contratti non assegnati o abbandonati. Aspetto, quest’ultimo, che verrà affrontato dal gruppo di lavoro al fine di rendere più attrattive specializzazioni che adesso non lo sono, come emergenza-urgenza, anestesia e rianimazione, microbiologia e virologia.
Così come si legge sul sito del MIUR, nell’articolo “Università: al via i lavori del gruppo di esperti su specializzazioni medicina-chirurgia”, tra i temi discussi è emersa la necessità di valorizzare la spinta vocazionale degli studenti e di regolamentare in modo più efficace le opzioni di scelta delle specializzazioni. Inoltre, si è sottolineata l’importanza di scoraggiare scelte di “comodo” che possono portare all’abbandono delle specializzazioni stesse.
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