Studente prende 6 note in 3 mesi per lo smartphone
Se sbagliare è umano, perseverare è decisamente diabolico. Sembra proprio essere il caso di un alunno di un liceo di Belluno, in Veneto, che ha ricevuto 6 note sul registro nell’arco di 3 mesi per aver usato il cellulare in classe. Contravvenendo al divieto previsto nel regolamento scolastico ed incorrendo, quindi, nella sanzione corrispondente prevista per tale violazione. Se l’uso dello smartphone a scuola era già proibito, il preside dell’istituto in questione ha approvato di recente un regolamente incentrato sull’utilizzo di tali dispositivi elettronici in classe.
Gli studenti devono consegnare lo smartphone al mattino
In base a quest’ultimo tutte le mattine, prima dell’inizio delle lezioni, ogni studente deve lasciare il proprio cellulare, dopo averlo accuratamente spento, in un box. Al termine delle attività didattiche, e quindi all’uscita da scuola, i ragazzi potranno recuperarlo prima di tornare a casa. Si tratta di un provvedimento che, in realtà, è già in uso presso diversi altri istituto sparsi per l’Italia. Che, tra l’altro, sono stati introdotti in applicazione di ciò che enuncia la circolare ministeriale del 19 dicembre 2022. Ovvero, uno dei primi provvedimenti del Ministro Giuseppe Valditara.
Cosa dice la circolare ministeriale del 19 dicembre 2022
Il divieto dell’uso dei cellulari in classe era già stato previsto dalla Direttiva ministeriale del 15 marzo 2007. In questa era riportato che, “nei locali dell’Istituto, durante l’espletamento delle attività didattiche, è vietato l’uso di telefoni cellulari. In caso di infrazione dello studente, il docente può farsi consegnare il telefono e depositarlo in Vicepresidenza, dove sarà custodito e riconsegnato personalmente allo studente o ad uno dei genitori”.
E’ alla appena citata direttiva che è seguita la circolare del dicembre 2022 avente ad oggetto “Indicazioni sull’utilizzo dei telefoni cellulari e analoghi dispositivi elettronici in classe”. All’interno di questa, che contiene linee di indirizzo ed indicazioni in materia, si stabilisce che l’uso dei telefoni cellulari in classe sia vietato. Considerandolo come “un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente configurando, pertanto, un’infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati non solo a prevenire e scoraggiare tali comportamenti ma anche, secondo una logica educativa propria dell’istituzione scolastica, a stimolare nello studente la consapevolezza del disvalore dei medesimi”.
Genitori contenti del provvedimento
Accolto di buon grado il provvedimento adottato dal preside da parte dei genitori, i quali non avrebbero avanzato alcuna lamentela. Del resto, è stato introdotto in applicazione della circolare appena citata nella quale si evidenziano anche le possibili ripercussioni negative rispetto ai processi di apprendimento degli studenti. Alla circolare era stata allegata la relazione finale dell’indagine conoscitiva della 7ª Commissione Permanente del Senato della Repubblica dalla quale emerge la possibilità che, dall’uso degli smartphone in classe derivino, tra gli altri, la “perdita di capacità di concentrazione, di memoria, di spirito critico, di adattabilità, di capacità dialettica”.
Senza considerare come spesso e volentieri, gli studenti, oltre che distrarsi durante le lezioni, ne facciano un uso improprio. Non è un mistero che qualcuno abbia filmato i proprio compagni o i docenti e abbia condiviso il video sul web al fine di deriderli. Unica deroga ammessa al divieto riguarda l’uso dei dispositivi in classe quando usati come “strumenti compensativi” per finalità inclusive, didattiche e formative.
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