Studente aggredisce professore per voto troppo basso
L’ennesimo episodio di violenza scolastica perpetrato da uno studente ai danni di un suo professore, questa volta, è avvenuto in un istituto superiore calabrese. Se oramai siamo tristemente abituati a leggere notizie di questo genere sui giornali, non ci si può rassegnare al fatto che queste diventino una costante. Di passi in avanti, però, sembra che non ne siano stati fatti. Vediamo come sono andate le cose e cosa rischia, ora, il giovane.
Prende a schiaffi il suo professore
A riportare la notizia è, tra gli altri, la Gazzetta del Sud, secondo la quale il 16enne avrebbe ricevuto da un suo professore un voto troppo basso rispetto alle sue aspettative. Una insufficienza che non aveva accettato fin da subito ricevuta in un momento dell’anno scolastico particolarmente delicato, quello nel quale si decidono le promozioni e le bocciature e durante il quale si tenta di fare il possibile per rimediare ai brutti voti, cercando di fare alzare la media sottoponendosi a verifiche ed interrogazioni. Ma, anziché incassare e mettersi a studiare, il giovane ha pensato bene di affrontare il suo insegnante con toni decisamente non amichevoli. Arrivando perfino ad aggredirlo. Secondo il Quotidiano del sud il ragazzo avrebbe dapprima usato il casco, poi calci e pugni. Al momento dell’arrivo dei soccorsi, il docente sanguinava sul viso. Ad intervenire sul posto, oltre che il pronto soccorso, anche i Carabinieri di Corigliano Rossano, che hanno avviato le indagini per verificare le responsabilità.
La solidarietà della dirigente scolastica
Accorsasi di quanto stava avvenendo, è arrivata a prestare soccorso al professore anche la dirigente scolastica dell’Istituto Itas Itc di Rossano, la quale ha purtroppo confermato che non si sia trattato del primo episodio del genere verificatosi all’interno della scuola che dirige. Qualche tempo fa, un 15enne aveva minacciato con un coltello da cucina due insegnanti che gli avevano intimato di consegnarlo. Anche in quel caso la reazione del giovane non era stata collaborativa. Anzi, per tutta risposta, aveva reagito tirando calci e pugni. Tornando alla dirigente, la donna ha fatto sapere che verranno avviate tutte le procedure previste dalla legge in casi di aggressione ai docenti. Lo studente è stato denunciato in stato di libertà alla Procura per i minorenni di Catanzaro anche se, al momento, sembra che la vittima non sia intenzionata a sporgere denuncia nei confronti del suo aggressore.
Aggressioni a scuola, le parole non bastano
Quanto dichiarato dal Ministro Valditara in occasione di un episodio simile verificatosi poco più di un mese fa in una scuola superiore di Roma, resta quanto mai attuale. Secondo Valditara le parole non bastano: “chi aggredisce un lavoratore della scuola aggredisce l’Istituzione stessa”. Il ministro aveva anche aggiunto come sia suo dovere “portare avanti, con determinazione, come sto facendo quotidianamente, ogni misura utile a ripristinare la cultura della legalità e del rispetto a tutela di tutta la comunità scolastica”.
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