Un minorenne affetto da disabilità è scappato da scuola durante l’orario di lezione, si è diretto verso il tribunale di Macerata ed ha raggiunto i bagni dell’edificio. All’interno di questi ha provocato un grave allagamento dei locali, che ha scatenato il trambusto nel palazzo di giustizia, a quell’ora gremito di avvocati, giudici e non solo. Il ragazzino sarebbe fuggito da scuola durante l’ora di educazione fisica – precisamente alle ore 9,30 del 26 ottobre scorso – che si stava svolgendo nella palestra dell’istituto che frequenta. Comprensibilmente amareggiata, la madre vuole ora che vengano individuate le responsabilità.
Studente disabile scappa da scuola e provoca allagamento nel Tribunale
Una volta arrivato di fronte al tribunale, a nulla sarebbero valse le domande poste dalla guardia giurata lì appostata in servizio. Lo studente non solo non avrebbe risposto, ma si sarebbe introdotto di corsa all’interno del palazzo di giustizia ex Pannaggi. L’uomo è riuscito a capire che l’intento del giovane era quello di andare in bagno, così ha deciso di accompagnarlo, anche per cercare di tranquillizzarlo data l’anomala situazione.
Una volta arrivati, così come l’uomo ha dichiarato, “lo studente ha staccato due tubi dei water dai quali ha iniziato a uscire l’acqua, allagando i locali”. Uno dei presenti, un avvocato, si è premurato di avvertire la polizia, che ha mandato una volante nel giro di pochi minuti. Insieme ad un’ambulanza del 118. Avvisati i genitori, sono immediatamente giunti sul posto anche loro.
L’amarezza della mamma: “la scuola ha perso il controllo di un bambino disabile”
Plausibile lo stato d’animo della madre, che al solo pensiero che il figlio abbia percorso da solo un tratto di strada così trafficato non può non immaginare a come sarebbe potuta finire. Fortunatamente c’è stato solo un gran bello spavento, il giovane sta bene, non si è ferito né sentito male. A detta della guardia giurata, una volta rotti i tubi si sarebbe messo a giocare con l’acqua del bagno allagato.
Sul posto sono intervenute anche la dirigente scolastica dell’istituto e l’insegnante di sostegno del ragazzino. La polizia ha subito redatto un verbale. I genitori, dalla loro, hanno segnalato una scarsa tutela del figlio. Che in quanto disabile avrebbe necessità di una costante supervisione. A maggior ragione quando è a scuola, e ci si aspetta che si trovi in un ambiente protetto, insieme a personale qualificato.
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