In un’epoca sempre più segnata dalla globalizzazione e dall’ingerenza della lingua inglese in praticamente ogni ambito della società, uno studente ha deciso di sostenere l’esame di maturità in lingua sarda. Si chiama Luis Alberto Angioni, ha 21 anni e vive a Maracalagonis (Città metropolitana di Cagliari). Il ragazzo è uno studente del liceo artistico Brotzu di Quartu. Ed ha appena sostenuto l’orale del suo esame di maturità. Bene, direte voi, nulla di strano dato che molti suoi coetanei stanno facendo la stessa cosa in tutta Italia. Eppure una differenza in merito c’è, ovvero che lui l’ha fatto esponendo i concetti in sardo. La sua lingua.
Sostiene maturità in lingua sarda
“Volevo concludere questo percorso di studi facendo qualcosa di originale”.
Ha dichiarato il maturando. E per farlo ha esposto la parte del suo esame relativa a storia e filosofia in sardo. Insieme ad uno dei professori, che si è premurato di tradurre simultaneamente quanto recitato da Luis Alberto ai colleghi non sardi.
Nello specifico, ha parlato del rapporto tra uomo e natura nel Medioevo, fino ad arrivare ai giorni nostri. Non senza fare qualche appunto di bioetica. Scopo del ragazzo, oltre a rendere omaggio ad una lingua, il sardo, bella e ricca, era anche quello di ricordare e valorizzare le proprie origini. Già, perché la valorizzazione delle proprie radici passa anche attraverso la lingua. E questa, ma accade in tutta Italia, è spesso offuscata dall'”americanizzazione” alla quale siamo sottoposti.
Vuole rendere omaggio al sardo, lingua bella e ricca
Tanto che lo studente ha dichiarato che non importa se ai fini pratici non dovesse utilizzarla, l’importante è conoscerla e farla propria. Custodendola come proprio bagaglio culturale e come arricchimento personale. Il sardo, per chi non lo sapesse, è una lingua neolatina (esattamente come l’italiano, il francese, lo spagnolo). Ciò vuol dire che è nata dalla fusione del latino dei conquistatori romani con le parlate locali. E’ l’unione del vecchio e del nuovo, e fa parte dell’identità culturale dell’isola.
Ma non solo, data la sua posizione geografica – la Sardegna è più isolata e meno sottoposta a influenze straniere – il sardo tra tutte le lingue neolatine è quella che si è mantenuta più vicina all’originale. Sarebbe un vero peccato dimenticarla. Non a caso diversi comuni sardi organizzano appositi corsi per permettere a chi lo desideri di immergersi nelle proprie radici linguistiche e di acquisire competenze a riguardo.
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