Un episodio insolito ha destato forti preoccupazioni da parte degli studenti e insegnanti in una scuola superiore di Imola. Un ragazzo di vent’anni, che frequenta l’istituto in provincia di Bologna, è entrato in un’aula in uno stato di delirio esclamando a squarciagola: “Sono Gesù Cristo! Ho un messaggio per voi!”. L’alunno non si è solo limitato a gridare a gran voce l’inconsueta frase, ma ha tentato di staccare il crocifisso appeso al muro della classe.
La vicenda è accaduta giovedì 14 dicembre 2023, poco dopo le ore 9 della mattina, durante le ordinarie lezioni e attività didattiche dell’istituto. Il comportamento allarmante del ragazzo ha decisamente preoccupato sia tutti gli studenti già in aula con i rispettivi docenti, intenti a proseguire le solite attività.
Secondo diverse testimonianze, lo studente si è avvicinato ostinatamente alla cattedra della propria classe esclamando in tono deciso di essere Gesù, creando panico e trambusto tra gli studenti in classe. In seguito, il ragazzo ha cercato di strappare dal muro il comune simbolo cristiano. Dopo alcuni tentativi da parte dell’ insegnante di controllare la situazione, l’alunno ha tentato una fuga. Solo l’intervento tempestivo dei Carabinieri, prontamente avvertiti dal personale scolastico, i quali hanno gestito al meglio la circostanza.
L’intervento delle Forze dell’Ordine
Dopo una attenta analisi delle condizioni psicologiche e fisiche del ventenne, è stata rintracciata anche la madre e chiamato il 118. L’equipe medica ha provveduto a trasportare immediatamente il ragazzo all’ospedale. Probabilmente, affetto da disturbi comportamentali e psicologici, lo studente verrà seguito in modo costante per monitorare la sua condizione mentale.
Le Forze dell’Ordine stanno ancora indagando per avere maggiori dettagli e risolvere al meglio l’accaduto. Inoltre, un docente e rappresentante della scuola superiore ha ufficializzato una querela alla Procura della Repubblica di Bologna. L’intento dell’insegnante, attraverso la denuncia, è quello di far luce sulla vicenda in modo tale che questi episodi non avvengano più in un ambiente scolastico.
Il ragazzo, infatti, è stato incolpato di interrompere le consuete attività didattiche, oltraggiando la Religione di Stato e il comune simbolo cristiano.