Studente tira con la fionda in classe: cos’è successo
Un ennesimo caso di un video realizzato in aula a scuola e pubblicato sui social network che fa molto scalpore. Questa volta è accaduto in una scuola comprensiva della città di Ancona, come riporta Ancona Today. Un alunno di 11 anni ha portato la fionda a scuola e l’ha usata per lanciare una gomma. Un gesto stupido che però può diventare pericoloso se colpisce l’occhio di un altro studente. Quanto successo è stato ripreso e pubblicato su TikTok: ovviamente il video è diventato virale e la preside ha prontamente convocato i responsabili per punirli. “I comportamenti trasgressivi ci sono sempre stati – ha dichiarato la psicologa Katia Marilungo, presidente dell’ordine degli psicologi di Ancona – ma deve preoccupare la connessione che c’è tra il gesto e le conseguenze che ne derivano nel momento in cui viene condiviso sui social“.
Studente tira con la fionda in classe: il caso
I giovani amano essere trasgressivi, tuttavia alcuni comportamenti non possono essere accettati e non possono affatto passare in secondo piano. Soprattutto in casi come questi in cui si vogliono sfidare le istituzioni, rendendo questi scherzi di pubblico dominio. Ma come fare per prevenire questi atteggiamenti? “Responsabilizzando i ragazzi stessi – ha fatto sapere il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti -, perché questi fatti vanno a ledere la loro comunità. Vanno a rompere un’armonia che dovrebbe esserci all’interno della scuola. Un sistema non può progredire se viene interrotto da azioni violente“.
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Studente tira con la fionda in classe: cosa si può fare
Non a caso proprio recentemente il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha dichiarato di voler vietare l’ingresso dei cellulari a scuola proprio per evitare fenomeni di bullismo come questi. Il politico ha fatto sapere che si sta muovendo per l’istituzione del gruppo di lavoro per l’Autorevolezza e il Rispetto, un gruppo di esperti che è incaricato di “mettere a punto misure per valorizzare l’autorevolezza degli insegnanti, garantire il rispetto dei medesimi, dei compagni e dei beni pubblici da parte degli studenti“. Lasciare i device fuori dall’aula può essere davvero una soluzione?