Una storia di grande impegno e dedizione ha catturato l’attenzione nella città di Rieti, dove una studentessa di nome Emilia Morstelli ha stabilito un record degno di essere condiviso. Incredibilmente, la ragazza è mancata solamente un’ora di scuola in cinque anni di superiori, un risultato che la colloca vicina al famoso Guinness dei Primati. La sua straordinaria determinazione ha suscitato l’interesse dei media locali, che hanno subito riportato la notizia.
Assenza di un’ora in 5 anni di scuola
Tale suo primato non è passato inosservato agli occhi della dirigente scolastica dell’istituto comprensivo che frequenta, che ha deciso di riconoscere ufficialmente il suo eccezionale impegno. In una cerimonia speciale, Emilia ha ricevuto un attestato di merito in onore della sua impressionante presenza a scuola, ma anche a testimonianza della sua costanza nello studio e della partecipazione attiva alle attività scolastiche.
Questo riconoscimento è sicuramente il risultato di anni di sacrifici e di un’impeccabile disciplina da parte di Emilia. La sua dedizione nel frequentare le lezioni e nel mettere il massimo impegno nello studio dimostra la sua eccellente maturità e una profonda passione per l’apprendimento. Emilia è diventata un esempio per i suoi coetanei e la testimonianza vivente che la costanza e la determinazione sono alla base del successo scolastico. Insomma, grande plauso per Emilia, per la sua eccezionale performance scolastica e per l’ispirazione che offre.
Quante assenze si possono fare a scuola per non essere bocciati?
Mentre la frequenza scolastica nella quale, come abbiamo appena letto Emilia è stata una fuoriclasse, è fondamentale per un’apprendimento efficace, esistono norme e regolamenti specifici che disciplinano il numero massimo di assenze consentite. Quante assenze si possono fare a scuola per non essere bocciati? E’ il Decreto del Presidente della Repubblica del 22 giugno 2009 n. 122 che lo stabilisce.
In particolare, l’articolo 14, comma 7 dice che:
«ai fini della validità degli anni scolastici per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo».
In definitiva, il decreto stabilisce che ogni studente si deve presentare a scuola almeno tre quarti dei giorni totali (ovvero il 75% dei giorni). Facendo un rapido calcolo, bisogna raggiungere almeno i 150 giorni di frequenza per sperare di non essere bocciati.
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