Allarme in Veneto, dove un gruppo di studenti frequentanti la scuola media, di età compresa tra gli 11 e i 12 anni, aveva iniziato ad organizzare sedute spiritiche, riti voodoo ed altre pratiche contro i compagni di classe ritenuti “poco simpatici”. Dando luogo ad un comportamento preoccupante ed inappropriato, che non dovrebbe essere incoraggiato o tollerato in alcun modo. E, difatti, non appena scoperto, è stato “denunciato” dagli insegnanti, che hanno colto l’occasione per trattare l’argomento in maniera serena insieme a loro. Ma come sono andate le cose?
Studenti praticavano riti voodoo contro i compagni di classe
È successo che, da alcune conversazioni captate nei corridoi dell’istituto, dei docenti abbiano scoperto l’attività dei ragazzi e, in seguito, abbiano deciso di affrontare il tema in classe. Avute le relative conferme da parte degli interessati, hanno poi informato il consiglio di classe e la dirigente scolastica. Inoltre, fondamentale è stato l’intervento della psicologa referente della rete Sppe dell’Ufficio Scolastico Provinciale, che si è attivata per gestire al meglio la situazione e discutere il tema in modo sereno e privo di pregiudizi di sorta.
I riti voodoo e le sedute spiritiche sono pratiche associate a credenze e pratiche spirituali. Il voodoo è una religione afro-americana i cui cerimoniali includono l’uso di amuleti, incantesimi, danze e musiche, e spesso implicano la comunicazione con gli spiriti degli antenati e degli dei. Le sedute spiritiche, sono invece sessioni in cui i partecipanti cercano di comunicare con i morti o gli spiriti attraverso un medium o una persona dotata di capacità extrasensoriali. Entrambe sono riti controversi e, anche se alcuni ritengono che possano essere efficaci per raggiungere la pace interiore, in altri suscitano non poche paure. E’ il caso dei ragazzi coinvolti, che hanno ammesso di essersi molto spaventati sia per dei risvolti presumibilmente soprannaturali da questi scaturiti, che da una particolare catena di messaggi che circolava su WhatsApp.
Sedute spiritiche e pratiche woodoo, come si svolgevano
Da quanto è emerso, il gruppo di studenti si riuniva principalmente per praticare il cosiddetto “rituale del libro rosso”. Rito che coinvolgeva l’accensione di una candela rossa, l’appoggio della mano destra sul libro stesso e l’avanzare di domande. Successivamente, i ragazzi sfogliavano il libro ad occhi chiusi puntando l’indice casualmente su una porzione di testo. Questo avrebbe dovuto fornire delle risposte alle domande precedenti. Durante il rituale, a detta dei ragazzi, si sarebbero verificate alcune situazioni paranormali e, in seguito ai colloqui con la psicologa, alcuni studenti hanno manifestato un disagio riguardo le sensazioni di paura provate.
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