Scuola senza risorse? Ci pensano gli studenti! Perchè non è vero che sanno solo protestare e lamentarsi. Alcuni sono pronti ad improvvisarsi imbianchini o addetti alle pulizie per far fronte alle difficoltà dei loro istituti. Il fenomeno è cominciato a balzare agli onori delle cronache 5/6 anni fa, qualche preside “innovativo” cominciò a chiedere a studenti, insegnanti e genitori, di sistemare le aule perché non c’erano soldi. Ma ora sembra diventata la regola, tanto da non fare quasi più notizia.
Non è possibile fare una stima precisa del fenomeno degli allievi e dei genitori che si trasformano in manovali per sanare le “magagne” dei loro istituti. Ma se digitate su Google “studenti che imbiancano le scuole”, ecco apparire una paginata di articoli provenienti da ogni parte d’Italia. A dimostrazione di quanto gli alunni-imbianchini non sono certo una rarità. E altrettanto spesso sono mamma e papà a farsi carico della manutenzione straordinaria degli edifici scolastici.
Ma la preoccupazione per gli allievi è che l’eccezione possa diventare la regola. Proprio per questo poco tempo da all’Università di Bari alcuni giovani, aderenti ad un’associazione studentesca, hanno imbracciato guanti, scope e stracci per pulire in maniera simbolica i bagni, che versavano in una disastrosa situazione igienica. La mobilitazione è nata proprio per denunciare al pubblico cosa stava accadendo nelle facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza.
Il sostegno alla scuola prende anche forme diverse, come le raccolte di fondi per rimpinguare casse desolatamente vuote. A Parma gli studenti l’hanno presa molto sul serio rimboccandosi le maniche in cucina. I ragazzi infatti si sono improvvisati pasticcieri, preparando torte, biscotti e dolcetti vari da vendere per trovare risorse per la loro scuola. Un modo per addolcire una situazione, a pensarci bene, piuttosto amara.