Alle bravate a scuola siamo oramai abituati: c’è chi fa video a insaputa dei professori, chi porta in classe pistole giocattolo, chi dà a fuoco al banco pur di girare un video per Tik Tok. Ed anche chi imbratta i muri. Lo si fa da decenni, e probabilmente non si arriverà mai ad una fine. Quello che sta facendo discutere, però, non è tanto il gesto in sé, quanto la punizione che la preside ha messo in atto nei confronti degli studenti. Ma come sono andate le cose, e qual è stata la decisione della dirigente scolastica?
Studenti imbrattano muri della scuola
Siamo in una scuola media in provincia di Cremona, precisamente nell’istituto comprensivo Giuseppe Diotti di Casalmaggiore. Qui, alcuni studenti durante la notte hanno imbrattato i muri degli spogliatoi femminili con scritte, insulti e minacce come ‘ti ammazzo la family’. Ma si sono anche cimentati in graffiti dal contenuto osceno. Alcune delle “opere d’arte” sono state persino firmate con tanto di tag, pertanto risalire ai responsabili non dovrebbe essere difficile. Tuttavia, nell’incertezza, la dirigente scolastica ha voluto punire tutti gli alunni, anche se si dice dispiaciuta. Non potendo identificare i soli autori delle scritte, si è vista costretta ad estendere la punizione a tutti.
Stop a educazione fisica, al suo posto lezioni di rispetto delle regole
Ebbene, la preside della scuola media ha deciso di sospendere l’ora di educazione fisica per sostituirla con lezioni di educazione civica. Ovvero con una serie di lezioni, che avranno luogo da qui a Natale (quindi per i prossimi dieci giorni) incentrate sulla correttezza e sul rispetto delle regole.
“Purtroppo, nel dubbio, mi sono vista costretta a fare pagare a tutti la colpa di pochi: le lezioni d educazione fisica sono state sospese fino al 22 dicembre e riprenderanno dall’anno nuovo. Premetto che non è stato chiesto a nessuno di fare la spia o da colpe, ma è anche giusto che questo clima di omertà tra i ragazzi finisca”.
Ha dichiarato la donna. Che, a proposito della sua decisione di far rimanere gli alunni in classe durante le ore di educazione fisica, ha aggiunto che dato che anche lo sport prevede delle regole precise, ritiene che questo possa essere un buon compromesso. Cogliere la palla al balzo per parlare di regole ai ragazzi, di fair play e di rispetto delle strutture. Chissà che questo modo alternativo di fare educazione fisica non possa portare qualche giovamento.
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