Studenti promuovono manuale su Onlyfans - Studentville

Studenti universitari promuovono manuale per superare la maturità su Onlyfans

Sono stati accusati di maschilismo e di promuovere la violenza contro le donne i tre studenti autori del "Manualotto", vademecum di matematica contenente i fondamenti della materia.
Studenti universitari promuovono manuale per superare la maturità su Onlyfans
Sono stati accusati di maschilismo e di promuovere la violenza contro le donne i tre studenti autori del "Manualotto", vademecum di matematica contenente i fondamenti della materia.

Studenti promuovono manuale per maturità su Onlyfans

Si chiamano Riccardo, Simone e Daniele, hanno rispettivamente 22, 23 e 26 anni e sono 3 studenti della facoltà di Matematica dell’Università di Torino. Hanno scelto, per promuovere il proprio manuale contenente tutto l’occorrente per prepararsi al meglio per l’esame di maturità, una strategia di marketing che è costata loro una valanga di critiche. Molte più di quelle che si sarebbero aspettati per aver scelto di sponsorizzarlo su Onlyfans. Vediamo come sono andate le cose.

Il Manualotto, il vademecum per sostenere la prova di matematica

E’ mentre i tre ragazzi preparavano gli esami di matematica che, tra un ripasso e un esercizio, sono stati fulminati da un’idea: quella di scrivere (l’hanno fatto in circa 2 mesi), una guida che permettesse agli studenti delle scuole superiori di capire i fondamenti della matematica. Cosa non sempre scontata perché, a detta dei tre, spesso i professori “in classe la spiegano male e senza passione”. Cosa che, tra l’altro, hanno sperimentato sulla propria pelle. Da qui nasce l’idea di scrivere un manuale che contenesse il necessario per superare la prova di matematica. Materia ostica per eccellenza per tantissimi alunni.

I tre studenti hanno deciso di racchiudere le nozioni in quello che hanno chiamato il ‘Manualotto’, una sorta di vademecum di matematica finalizzato a prepararsi al meglio per affrontare, e superare, l’esame di Maturità. Hanno quindi messo a disposizione degli studenti delle scuole superiori quanto appreso nel corso dei loro studi universitari in ambito matematico. Fin qui nulla di strano, anzi.

La discutibile strategia di marketing

Il problema è sorto relativamente alla scelta della strategia di marketing che hanno deciso di adottare per sponsorizzarlo. OnlyFans, infatti, è la piattaforma a pagamento che consente ai creatori di contenuti di monetizzare i loro materiali tramite abbonamenti mensili dai fan. È particolarmente nota, però, per ospitare contenuti per adulti (nonostante non si limiti solo a foto e video di natura sessuale). Cosa che non solo non è passata inosservata, ma che ha anche suscitato un moto di indignazione.

A loro discolpa, gli studenti hanno sottolineato come sia così solo nella nostra penisola dato che Onlyfans, negli Stati Uniti, è usato anche da personal trainer e da chi realizza tutorial, perfino da professori. “Per noi, è solo un mezzo per farci pubblicità. Non lo usiamo per le lezioni online. E siamo contattabili anche su Instagram“, ha dichiarato in proposito Riccardo Romeo.

La campagna tacciata di inneggiare alla violenza sulle donne

A destare ancora più scalpore è stata, però, la campagna di affissioni che hanno messo in pratica. Dei cartelloni pubblicitari, che hanno affisso davanti alle scuole di Torino e Milano, ritraenti una ragazza in slip – coperta da un cartello – che mette in guardia gli studenti delle superiori sui rischi legati alla seconda prova. Usando un linguaggio abbastanza colorito. Tutto studiato a tavolino, in quanto i 3 studenti hanno volutamente scelto di essere provocatori. Cosa che però non è piaciuta ai docenti, i quali non hanno tardato ad esprimere la propria indignazione. Come una professoressa di Milano, che li ha contattati per avvertirli di avere eliminato tutti i loro volantini. Non è finita qui, perché gli autori del Manualotto sono anche stati accusati di promuovere la violenza contro le donne.

Cosa ingiusta ed abbastanza esagerata, a loro parere: in seguito alle polemiche che ne sono scaturite hanno tenuto a precisare che la ragazza ritratta sui cartelloni fosse una loro amica, e che avevano già previsto una versione maschile della “pubblicità”. Hanno chiesto scusa a chi si sia sentito offeso dalla scelta di mostrare un corpo femminile seminudo. Ma hanno anche tenuto a ribadire come la loro scelta di essere provocatori, seppur non condivisa dagli insegnanti, sia stata capita dai più giovani.

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