Avete presente quando arrivate a scuola impreparati e fareste di tutto per evitare l’interrogazione dalla quale deriverebbe una bella insufficienza sul registro? Iniziate a pensare, già nel tragitto che vi condurrà in aula, alla più plausibile ed efficace delle giustificazioni per farla franca. Spesso, ammettetelo, con pessimi risultati in termini di credibilità. Via che gli studenti di una classe interamente impreparata hanno deciso di non seguire. Cosa hanno fatto, allora?
Studenti regalano cornetto alla prof
Ce lo dice una professoressa, che ha deciso di postare su X l’iniziativa messa in atto dalla sua classe per convincerla a non interrogare. Nel post, che come c’era da immaginare è diventato virale e super commentato in poche ore, si vede un cornetto sulla cattedra accompagnato da un bigliettino (anzi due). Bigliettini che recano delle frasi ben lontane dalle classiche giustificazioni che siamo abituati a fornire. Niente “Mi dispiace, ma non mi sento bene oggi. Ho mal di testa e preferirei non rischiare di peggiorare.” Neanche “Ho avuto un improrogabile impegno familiare ieri e non ho potuto concentrarmi adeguatamente sullo studio.” Né, infine, “Ho passato una notte insonne e temo che non sarei al massimo delle mie capacità durante l’interrogazione.”
Nel bigliettino, costellato da una miriade di teneri cuoricini ad addolcire la richiesta, c’era scritto questo:
“Un cornetto vuoto come le nostre testoline in questo momento. Può iniziare le interrogazioni il primo dicembre? Le vogliamo bene, prof. Per favore… la sua 2 CL”. E poi: “Con tanto amore dalla 2 CL, le chiediamo di non interrogare oggi e domani e di iniziare il giro di interrogazioni venerdì 1 dicembre, come stabilito in precedenza da questa amorevole, stupenda, magnifica, bravissima classe. Il giorno dell’interrogazione non ci assenteremo”.
“Livello di ruffianeria oltre ogni limite”, il commento della prof
Una bella ruffianeria, non c’è che dire, come ha anche sottolineato la prof in un commento. Ovviamente non sono mancati quelli degli altri utenti. Qualcuno ha scritto che il suo professore avrebbe cestinato il cornetto e proceduto con l’interrogazione. C’è chi ha proposto ironicamente di spedire i ragazzi subito in Parlamento. Se una cosa è certa, è che la faccia tosta non gli manca.
Qualcun altro, infine, ha proposto alla prof una bella controffensiva: “Dovresti portare brioches per tutti, una su ogni banco e con dentro il seguente messaggio: “compito in classe a sorpresa, ora. Spostare i banchi. Ti voglio bene. Scusatemi”.
Ah, sì, dimenticavamo. A chi si chieda come sia andata a finire, ovvero se il gesto abbia fatto breccia nel cuore della prof e sia stato sufficiente ad evitare l’interrogazione all’intera classe rispondiamo “sì, ce l’hanno fatta”. La docente ha anche aggiunto, però, che non li avrebbe interrogati comunque.
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