Non c’è bisogno di grandi presentazioni per i The Jackal. Il loro canale YouTube è tra i più visitati e la loro web serie “Lost in Google” sta avendo un incredibile successo. Sono un gruppo di giovani e simpaticissimi napoletani con una grande passione per il Cinema, e questo lo si percepisce guardando le locandine di “Pulp Fiction” e “Ritorno al Futuro” affisse alle pareti del loro centro di produzione.
Noi di Studentville li abbiamo intervistati!
Ufficialmente l’avventura The Jackal nasce nel 2005. E’ vero, però, che i vostri primissimi video risalgono ai tempi del liceo?
Nel 2005 abbiamo aperto il nostro canale YouTube, ma è dalle scuole medie che facciamo video. Allora facevamo delle parodie che proiettavamo nell’Aula Magna della scuola: la parodia di Rocky, di Rambo, sempre con Simone Ruzzo come protagonista. Dopo, la citazione ed il riferimento al cinema sono diventati la nostra cifra stilistica.
Giovanissimi siete riusciti a fare della vostra passione una professione ed avendo anche tanto successo. Possiamo considerarvi come una risposta alla disoccupazione giovanile?
E’ vero, noi abbiamo fatto della nostra passione la nostra professione, però considerarla una vera e propria fonte di reddito è difficile. E’ un investimento sperimentale. Stiamo investendo in qualcosa che forse, fra qualche anno, rappresenterà un vero e proprio settore del mondo del lavoro. Per il momento, nemmeno noi, in quanto società di produzione sul web, sappiamo bene come investire la nostra forza lavoro. E’ vero, però, che altri settori della videoproduzione, come la Tv ed il Cinema, stanno affrontando un momento crisi. Forse siamo sulla strada giusta!
Che consigli dareste ai giovani diplomati e laureati che desiderano seguire il vostro esempio?
Sperimentare tantissimo è una cosa molto importante, soprattutto nel web. Ti viene un’idea, la metti in pratica, sperimenti, poi man mano cresci. E’ importante anche seguire le critiche del pubblico. La sperimentazione è un’opportunità che Tv e Cinema non danno, il web invece è accessibile a tutti.
YouTube è stato fondamentale per la costruzione del vostro successo, ma come giudicate tutti quei fenomeni di esibizionismo che spesso portano i ragazzi a diventare quasi dei fenomeni da baraccone?
Quello che faceva la Tv, lo sta facendo il web. Ora tutti cercano di diventare i cloni di Willwoosh. Si sono resi conto che il web può essere un trampolino di lancio e quindi s’inventano cose allucinanti, ridicolizzando la proprio personalità. Noi come gruppo abbiamo sempre preso le distanze da imitazioni del genere, evitando anche di realizzare vlog. Meglio sperimentare con i propri mezzi e con il proprio stile, invece che cercare di fare quante più visite possibile con una webcam. Probabilmente, il web avrà lo stesso problema che ha la Tv: si creeranno sempre più cloni e, chissà, ci sarà anche un Lele Mora di Internet.