Il verbo abbacare deriva dal termine abbaco – un piccolo manuale che raccoglie le basi dell’aritmetica – e costituisce una forma arcaica per indicare l’azione del “fare i conti” (più propriamente, “esercitare l’arte dell’abbaco”): questa l’etimologia della parola.
Usi del termine abbacare
Seppur raramente, in senso figurato il termine viene anche utilizzato con il significato di fantasticare, lasciarsi trasportare dall’immaginazione, almanaccare, girandolare, vaneggiare, confondersi, oppure meditare, scervellarsi, congetturare, rimuginare continuamente su qualcosa (esempio: “che cosa vai abbacando?”).
Frasi con il termine abbacare
Esempi di utilizzo del termine sono costituiti dalle frasi:
- Abbacare vale internarsi in un’idea complicata, tanto da perdervisi, senza però smarrire la direzione del pensiero, o, come suol dirsi, la bussola”.
- “[…] l’ abbacare è meno dell’ armeggiare, e questo men dell’ annaspicare […] a tutti è facile, fantasticando sopra una cosa, abbacare; le teste deboli armeggiano, le confuse annaspicano.
- S’ abbaca cacciandosi innanzi in un pensamento; si armeggia girandogli intorno; si annaspica aggirandovisi, a così dir, sopra.
- Un metafisico risica d’abbacare, un politico d’armeggiare, un improvvisatore d’annaspicare.
- S’abbaca per trovare un partito, s’armeggia anco semplicemente per esercitar il pensiero, s’annaspica per non saper continuare il corso delle idee.
- L’abbacare è una specie d’intenzione della mente; l’armeggiare è un’azione vaga, rallentata, un’azione a caso […]; annaspicare è un’azione impedita, scompigliata, stravolta.
(N. Tommaseo, Nuovo Dizionario de’ sinonimi della lingua italiana).
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