Con il termine abbaco (o abaco, dal greco ábaks –akos) si intende generalmente una tavoletta, simile ad un pallottoliere, anticamente utilizzata per eseguire calcoli aritmetici. Ma il significato di abaco si può far risalire al semitico abaq, che significa polvere, sabbia.
Gli antichi abbaci, difatti, altro non erano che piani ricoperti di sabbia sui quali venivano tracciati i calcoli con l’aiuto di uno stilo, ovvero lo strumento scrittorio utilizzato presso gli antichi romani.
Abaco, il funzionamento
L’abaco si presentava come una tavoletta nella quale erano come “scavate “ delle guide parallele. Queste rappresentavano le unità, le decine, le centinaia e così via. Per capire come funziona l’abbaco romano, vi basti sapere che su questi solchi lunghi e stretti venivano spostate delle piccole pietre o palline per effettuare i conteggi, in particolar modo addizioni e sottrazioni.
Qualsiasi sia la sua fattura (abaco a polvere, abaco a colonne, ecc.), si tratta comunque di uno strumento di fondamentale importanza per le civiltà antiche – Babilonesi, Greci, Romani – in quanto prive di sistema di numerazione adatto al calcolo.
Dopo secoli di utilizzo, l’abbaco cadde in disuso con l’introduzione delle cifre arabiche, anche se ancora oggi viene impiegato come strumento didattico per la prima infanzia e, in alcuni Paesi, come strumento ausiliario per i contabili.
Per estensione, con il sostantivo maschile abbaco possiamo poi definire (più genericamente) altri primitivi strumenti impiegati per effettuare calcoli matematici, ogni libro contenente i primi rudimenti del calcolo aritmetico e addirittura l’arte stessa di fare i conti.
Abaco in matematica
In matematica, il termine abbaco può inoltre essere utilizzato come sinonimo di nomogramma, ovvero la rappresentazione grafica di una funzione di più variabili.
Se una cosa è certa, è che l’abaco rimane uno dei più antichi e validi strumenti di calcolo.
Abaco, significato architettura
In architettura si definisce abbaco l’elemento a forma di parallelepipedo, o di tavoletta, collocato tra il capitello e l’architrave negli ordini architettonici classici. In artiglieria, con abbaco si intende, infine, un grafico usato per l’elaborazione dei dati occorrenti alla preparazione ed esecuzione dei tiri.
Differenza tra abaco e pallottoliere
La differenza tra i due è semplice: possiamo definire il pallottoliere una forma evoluta di abaco rimasta in uso in parecchi Paesi asiatici fino dopo la fine della II guerra mondiale.
Le prime tracce di pallottolieri risalgono al III secolo a.C. A differenza degli abbaci, questi sono costituiti da una struttura sulla quale sono incastonate delle stecche e, su ognuna di esse, una serie di palline forate ma mobili, che possono essere spostate in base ai calcoli.
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