Con il termine accezione – dal latino acceptione, derivato da acceptus (participio passato di accipere, ovvero ricevere, accettare) – si indica ciascuno dei diversi significati che un vocabolo può avere o, nello specifico, l’uno o l’altro dei significati con cui una parola viene intesa e quindi adoperata.
Significato di accezione
La frase “nell’accezione più comune del termine” significa dunque “nel significato che più spesso viene attribuito al termine in questione”.
Con la parola ignorante, ad esempio, si indica propriamente colui che è privo di istruzione o di cultura o anche semplicemente mancante di conoscenza, in riferimento ad uno specifico ambito. Il vocabolo viene tuttavia frequentemente utilizzato nell’accezione più negativa, al fine di descrivere un individuo colpevolmente sfornito delle capacità o delle nozioni richieste o, addirittura, che non conosce le regole della buona educazione. Ad esempio, l’accezione negativa di normale è mediocre.
Da analfabeta e illetterato, il termine diviene così sinonimo di incompetente, incapace e maleducato. Analogo discorso vale per la parola villano, il cui significato originario è contadino/abitante della villa, ovvero della campagna, ma che viene normalmente utilizzata, con un’accezione spregiativa, per qualificare una persona maleducata, sgarbata, incivile o un comportamento rozzo e volgare.
Sinonimo di accezione
In quanto ai sinonimi, quelli di accezione possono essere considerati: senso, significato, valore, sfumatura, valore ma anche spirito, concetto, significazione, equivalenza, intenzione.
Una curiosità: accezione in inglese si dice, invece, acceptation.
Frasi con il termine accezione
Le seguenti frasi con il termine accezione possono rendere meglio l’idea del significato:
- Il principio di legalità viene interpretato secondo tre accezioni: la legalità debolissima, quella debole e quella forte.
- ll vocabolo «cortese» è stato adoperato anche nell’accezione di «liberale».
- Il successo, nella comune accezione del termine, significa l’opportunità di sperimentare e di realizzare il massimo delle forze che sono insite in noi. (David Sarnoff)
- L’appellativo di villano, nell’accezione più comune del termine, è offensivo per la persona cui è rivolto.
- Usare un termine in un’accezione impropria.
- Un’accezione rara o poco nota del termine.
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