Il termine afasia indica l’incapacità di parlare e, nel gergo comune, può essere utilizzata altresì per indicare una situazione temporanea, passeggera. In senso metaforico, l’aggettivo afasico potrebbe essere utilizzato in alternativa a “senza parole”.
Afasia, significato ed etimologia
Dal greco ἀφασία, mutismo, la parola afasia esprime la perdita della capacità di comporre o comprendere il linguaggio dovuta a lesioni alle aree del cervello deputate alla sua elaborazione. L’afasia può derivare da un ictus così come da un tumore al cervello espansivo.
In ambito medico il vocabolo indica una perdita parziale o totale delle funzioni del linguaggio in seguito a lesioni cerebrali indipendentemente da disturbi dell’apparato fonatore o dell’organo uditivo. Le persone colpite da afasia possono avere difficoltà nello svolgere semplici attività quali la lettura di un libro, il capire il significato di quanto trasmesso alla radio o in televisione, telefonare, scrivere una lettera, etc.
Tale patologia può essere di due tipi: afasia motoria (o afemìa), ovvero perdita della capacità di esprimere le parole, o afasia sensoriale, perdita della capacità di intendere il significato delle parole udite o pronunciate.
Leggi anche: Linguaggio verbale: disturbi del linguaggio
Sinonimo di afasia
Trattandosi di un termine prettamente medico, non si ha una vasta scelta di sinonimi del termine afasia.
Esso può essere reso con disturbo del linguaggio. In senso figurato e più ampio, invece, afasia si può tradurre con “senza parole”.
Frasi con il termine afasia
Alcune frasi che vedono l’utilizzo della parola afasia sono:
- Sono un po’ afasico dopo aver urlato allo stadio.
- Quella rivelazione lo lasciò afasico.
- Le alterazioni comprese nel termine di afasia possono riguardare vari aspetti del linguaggio.
Leggi anche: Cosa significa ipocondriaco?
photo credit: Ondablv via photopin cc
- Italiano