ANALISI GRAMMATICALE: I NOMI. Fare l'analisi grammaticale significa analizzare ogni elemento della frase, sia le parti variabili del discorso che le parti invariabili. Per fare ciò è opportuno saper riconoscere perfettamente tutte le parti del discorso in modo da riuscire ad analizzarle correttamente. In questa guida vi daremo le dritte necessarie per poter fare l'analisi grammaticale del nome: ecco cos'è il nome e come analizzarlo secondo il significato, la forma e la struttura.
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IL NOME: ANALISI GRAMMATICALE. Il nome è una parte variabile del discorso molto importante, in quanto indica tutto ciò a cui ci riferiamo in una frase: idee, persone, animali, cose, sentimenti e così via. Si tratta dunque di un elemento molto importante, come il verbo, senza i quali non è possibile costruire un discorso logico e coerente. Il nome ha una flessione grammaticale: può avere singolare e plurale (numero), femminile e maschile (genere). Esso inoltre concorda in genere e numero con l'articolo e l'aggettivo, mentre solo nel numero con il verbo.
ANALISI GRAMMATICALE: IL SIGNIFICATO DEL NOME. In base al significato i nomi vengono classificati in:
- Nomi comuni: indicano in modo generico persone, animali o cose (cavallo, borsa, pilota).
- Nomi propri: indicano persone, animali o cose specifiche di una determinata categoria. Sono nomi propri anche gli elementi geografici, le squadre e le festività (Francesca, Spillo, Parigi).
- Nomi concreti: indicano cose, persone e animali reali, vale a dire che si possono percepire con i cinque sensi (pianta, fenicottero, bottiglia).
- Nomi astratti: si riferiscono ad elementi astratti come sentimenti, concetti, qualità (amore, rabbia, felicità).
- Nomi individuali: indicano una sola persona, animale o cosa (cane, bottiglia, alunno)
- Nomi collettivi: si riferiscono ad un gruppo di persone, animali o cose (classe, flotta, gregge).
ANALISI GRAMMATICALE DEI NOMI: LA FORMA. I nomi hanno una forma, che cambia a seconda del genere e del numero. All'interno del nome distinguiamo:
- radice: la parte che rimane invariabile
- desinenza: la parte finale del sostantivo che cambia in base al genere e al numero
In base al genere distiguiamo nomi maschili e femminili. Il genere indica se una persona o un animale è di genere maschile o femminile. Per quanto riguarda le cose o gli oggetti astratti hanno un genere fisso grammaticale: o sono maschili o sono femminili.
- I nomi maschili in genere termnano in -e oppure -o
- I nomi femminili in genere terminano in -a o -ina
Il numero invece indica se un nome è riferito a una o più persone:
- è singolare se indica una sola persona, animale o cosa (gatto, libro)
- è plurale se indica più persone, animali o cose (quaderni, tavoli, topi, ragazzi)
ANALISI GRAMMATICALE: LA STRUTTURA DEL NOME. In base a come si sono formati distinguiamo:
- Nomi primitivi: sono i nomi costituiti da una sola radice e desinenza (scarp-a)
- Nomi derivati: sono nomi che aggiungono ai primitivi prefissi o suffissi e assumono un nuovo significato (dis-onore, latt-aio)
- Nomi alterati: aggiungendo un suffisso modificano di poco il significato del nome primitivo. Essi possono essere:
– Diminutivi (fanciull-ino)
– Vezzeggiativi (tesor-uccio)
– Accrescitivi (quadern-one)
– Dispregiativi (poet-astro) - Nomi composti: sono nomi formati da due parole. Ecco le combinazioni:
– nome + aggettivo: pellerossa
– aggettivo + aggettivo: pianoforte
– verbo + nome: segnalibro
– verbo + verbo: lasciapassare
– preposizione + nome: doposcuola
– avverbio + aggettivo: sempreverde
– avverbio + verbo: benestante
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