Attentato a San Pietroburgo, bomba esplode al Gigant Hall
Dopo l‘attentato a San Pietroburgo dello scorso aprile un nuovo attacco Isis si è verificato ieri 27 dicembre nella città russa: una bomba è esplosa al centro commerciale Gigant Hall, di fronte al supermercato Perekrestok. La bomba, rudimentale con tanto di chiodi, ha provocato 10 feriti, di cui 8 sono ancora in ospedale. Proprio dieci giorni fa era stata sgominata a San Pietroburgo una cellula Isis, che aveva organizzato un attacco kamikaze alla cattedrale di Kazan. In attesa di ulteriori notizie, facciamo il punto della situazione su tutto quello che è successo.
Attacco Isis San Pietroburgo 2017: come si sono svolti i fatti
La bomba, un ordigno artigianale infarcito di chiodi e pezzi metallici, è esplosa al pian terreno del Gigant Hall, molto probabilmente nei deposito borse e bagagli del supermercato Perekrestok. Il centro commerciale era pieno di clienti intenti a scegliere i regali da scambiare poi durante la notte di San Silvestro (il Capodanno è una festa importantissima per i russi). Ad un certo punto si è sentito un forte boato: subito sono arrivati i servizi di emergenza che hanno evacuato la zona e subito dopo sono divampate le fiamme. L’ordigno, secondo il Comitato investigativo russo, aveva un potenziale esplosivo di 200 grammi di tritolo.
San Pietroburgo dicembre 2017, attentato terroristico: nessun morto, solo feriti
Al momento si registrano solo 10 feriti, tra cui uno che non ha voluto essere ricoverato in ospedale. I 9 feriti sono stati ricoverati negli ospedali Mariinskaya, Alexandrovskaya e Yelizavetinskaya, e secondo il portavoce del Comitato Investigativo nessuno sarebbe in pericolo di vita.
Attentato a San Pietroburgo, Isis esulta su Internet
La portavoce del Comitato Investigativo Svetlana Petrenko ha detto che tutte le piste sono aperte e in un primo momento la parola terrorismo non è stata apertamente pronunciata. La presenza di chiodi nell’ordigno tuttavia pare non lasciare alcun dubbio, soprattutto dopo che Rita Katz, direttrice dell’organizzazione Site che controlla in rete gli jihadisti, ha riportato la seguente frase: “se Dio vuole daremo ai crociati un assaggio della loro stessa medicina”. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che un altro attentato terroristico era stato organizzato e sventato circa 10 giorni fa. L’obiettivo era un attacco kamikaze alla cattedrale di Kazan seguito da alcune esplosioni sparse per la città. Gli arresti sono stati possibili anche grazie alla Cia, e Putin ha ringraziato pubblicamente Trump, promettendo di ricambiare il favore.
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