Biotestamento: cos’è la dichiarazione anticipata di trattamento
Il Senato italiano, con 180 voi favorevoli, 71 voti contrari e 6 astensioni, ha approvato in via definitiva la legge in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento. Comunemente è chiamato testamento biologico, o biotestamento, l’espressione della volontà da parte di una persona in condizioni di lucidità mentale in merito alle terapie che intende o non intende accettare nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire a delle cure mediche specifiche. Tale cure riguardano solitamente casi di malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, o di malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano anche la minima relazione sociale. La volontà sulla sorte della persona in questione passa automaticamente ai parenti di primo grado o ai rappresentanti legali qualora essa non sia più in grado di intendere e di volere per motivi biologici.
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Biotestamento: la differenza con l’eutanasia
Biotestamento ed eutanasia sono strettamente collegati tra loro, ma tra i due esistono delle differenze sostanziali che non bisogna sottovalutare. Mentre il testamento biologico tratta il diritto di un paziente di scegliere consapevolmente e coscientemente come essere curato in caso di incapacità di esprimere la propria volontà, l’eutanasia indica la scelta volontaria di un malato terminale di porre fine alla sua vita. Quest’ultima prevede, quindi, l’intervento medico volto all’interruzione della vita e può essere di tre tipologie:
- passiva quando il medico si astiene dal praticare cure che continuino a tenere in vita il malato terminale;
- attiva quando il medico causa direttamente la morte del malato;
- attiva volontaria quando il medico agisce su richiesta esplicita del malato.
Biotestamento: come effettuarlo
Esistono vari siti internet da cui poter scaricare il modulo del testamento biologico nel quale poter indicare preventivamente le cure che si intendono ricevere e quelle a cui invece si rinuncia. Tra i siti più famosi c’è quello promosso dalla Consulta di Bioetica e quello dell’Associazione Luca Coscioni. I moduli vanno scaricati e compilati in ogni loro parte, ma avranno valore giuridico solo attraverso l’autenticazione. La procedura può essere effettuata da un notaio o depositando presso uno dei registri dei testamenti biologici istituiti dai comuni.