La Carrozza e le bocciature – In prossimità dell'apertura dell'anno scolastico, il Ministro dell'Istruzione e dell'Università, Maria Chiara Carrozza, sembra voler "stimolare" gli studenti, tornando più volte su un tema caro a molti: la bocciatura. Il Ministro ha stupito tutti, con una dichiarazione e un tweet che lasciano spazio a molti spunti di discussione.
L'intervista al Mattino – Qualche giorno fa, durante un'intervista rilasciata al quotidiano "Il Mattino", la Carrozza ha dichiarato che: “la bocciatura è utile solo in casi rari. Io non faccio il suo elogio. La scuola deve permettere ai ragazzi di studiare al meglio. Vengo da una mentalità in cui si seleziona all'ingresso ma, quando si entra in una scuola, si entra per uscirne vincitori con il diploma”. Bocciare è allora una soluzione estrema, sottolinea il Ministro, secondo cui “sarebbe meglio, prima di una bocciatura, indirizzare lo studente verso altri percorsi. Purtroppo in Italia – osserva – l'alto tasso di respinti è legato alla dispersione scolastica e all'incapacità delle famiglie di seguire al meglio i propri figli. Insomma è un elemento di disagio del sistema educativo nel suo complesso”. Una posizione che non tutti i prof condividono!
Il tweet sui bocciati – Ritornando sul tema, invece, ieri la Carrozza ha svelato con un tweet le percentuali di studenti bocciati nelle scuole: "ho davanti a me i dati sulle bocciature: all'istituto professionale sono il 16,4 % e al liceo classico il 3,6% dati 2012/13". Nessun commento sul dato, ma il confronto tra bocciature al classico e quelle dei professionali fa sicuramente riflettere, e invita ad un intervento necessario da parte delle istituzioni.