Tra i vocaboli desueti c’è la parola cacofonia. Non è raro imbattersi in frasi o detti cacofonici: approfondiamo meglio tale termine con il quale, presto o tardi, potremmo avere a che fare.
Etimologia e significato di cacofonia
Il significato del termine cacofonia (dal greco kakophonìa, composto da kakós cattivo e phoné suono, questa l’etimologia), indica un qualcosa di sgradevole da sentire, ovvero l’impressione spiacevole all’orecchio prodotta dall’incontro o dalla vicinanza di certi suoni e specialmente dalla ripetizione di sillabe uguali, come, per esempio, tra strade strette o dico che chi coglie.
E’ talora ricercata intenzionalmente per ottenere effetti ironici o parodistici, ad esempio negli scioglilingua, dove diventa voluta per ottenere qualche particolare effetto sonoro che a volte, paradossalmente, perde il suo carattere cacofonico “cattivo” per diventare addirittura eufonico.
Frasi con cacofonia, esempi
Un esempio semplicissimo è la frase “A me mi piace” che, oltre ad essere sbagliata grammaticalmente, risulta essere anche cacofonica.
Altre frasi sono le seguenti:
- Era un insieme composto da molti rumori singoli: fruscii, pigolii, trilli, cachinni, uniti in una cacofonia.
- Una cacofonia agghiacciante si alzò dal settore corrispondente dell’esercito avversario, l’orda dei gallesi.
- Una cacofonia di visioni e di suoni, un sovraccarico sensoriale sia per il comandante sia per i suoi uomini.
- Poi uscirono nella piazzetta che era tutta una cacofonia di suoni strani, tutto un muoversi di gesti sgraziati.
- Tre anni? Le parole esplosero in una cacofonia così dissonante che fui sorpresa non provocasse una valanga.
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