Campo di grano con Volo di Corvi: tutto sul dipinto di Van Gogh
Il quadro di cui ci occuperemo oggi è uno degli ultimi lavori di Vincent Van Gogh, uno dei capolavori dell’artista olandese: Campo di grano con volo di corvi. La particolarità dell’opera è che il pittore per dipingere questo capolavoro prese di riferimento ad altre due tele: “Campo di grano sotto un cielo nuvoloso” e “Il campo di grano con corvi ed il Giardino” di Daubigny, che servirono da ispirazione sia tecnica che iconografica per l’intera formazione e completezza dell’opera. Si afferma anche il dipinto fu uno degli ultimi lavori del pittore, infatti la data riporta, esattamente, il 1890, proprio le ultime settimane della sua vita. Il dipinto merita una descrizione e un’analisi accurata poiché, essendo uno degli ultimi capolavori, rispecchia lo stato d’animo di Van Gogh, pervaso da tristezza e malinconia.
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Campo di grano con Volo di Corvi: storia del dipinto
Cerchiamo ora di capire cosa spinse Vincent Van Gogh ad iniziare il lavoro dell’opera e il significato che il pittore le diede. Il progetto della tela di Van Gogh Campo di grano con volo di corvi, prima di raggiungere questo straordinario aspetto, ha richiesto molto tempo e studi da parte del pittore. La storia del dipinto e la creazione stessa hanno a che fare con il fratello Theo, infatti è proprio a lui che Vincent Van Gogh confida l’iniziazione del lavoro e la stessa volontà di terminare l’opera in una lettera indirizzata il 10 luglio 1890. La magnificenza di Van Gogh era proprio questa, utilizzare pochi colori e con questi realizzare opere assolutamente uniche; infatti, è proprio nel Campo di grano con Volo di corvi che riuscì ad unire un insieme di forti emozioni, come tristezza, malinconia e forte solitudine, parallelamente però alla lettere che inviò al fratello si dimostra molto speranzoso descrivendo il fatto che i suoi dipinti sono un modo positivo di rappresentare il mondo della campagna e dell’agricoltura.
Campo Di Grano Con Volo Di Corvi: tecnica e iconografia
Abbiamo ben spiegato come il pittore utilizzò altre due tele per la realizzazione di quest’opera, ovvero Campo di grano sotto un cielo nuvoloso e Il campo di grano con corvi ed il Giardino”di Daubigny. Ma cosa c’entrano queste due tele con l’opera di Van Gogh? E come il pittore si fece influenzare da quest’ultime… Forse la risposta sta tutta nell’approfondimento e nello studio della tecnica che l’artista utilizzò per la completezza dell’opera. La tela merita una descrizione alquanto dettagliata esattamente quanto Vincent Van Gogh fece attenzione nel realizzarla. Adesso guarda con attenzione questo campo di grano… Così, ad occhio, non ti sembra che la tela sia un po’ troppo lunga? Infatti se hai avuto questa sensazione non hai di certo sbagliato, il quadro è stato utilizzato unendo due tele. Nella parte superiore del dipinto c’è un cielo abbastanza nuvoloso pronto subito a trasformarsi in un’enorme tempesta, seguito da uno stormo di corvi sta volando in cerchio, sovrastando il grande campo di grano. Questo stormo nasconde un grande mistero, è come se piano si allontanasse portando con sé quel velo di negatività che rispecchia nel dipinto stesso. Questo cosa fa intendere?? Ben due cose: i corvi possono rappresentare due forti sensazioni, sia la morte e sia la resurrezione. Molti critici s’imbattono in questo studio e ci sono diverse risposte e scuole di pensiero su questa, libera ormai, interpretazione. Altro punto di forza del dipinto è l’alternarsi di colori, in particolare rosso, marrone e verde. Anche questa una caratteristica da non sottovalutare, infatti si tratta di colori molto importanti e che secondo alcuni esperti ricordano uno spezzone del romanzo “Il pellegrinaggio del cristiano” di John Bunyan.
Ambiguità, tristezza, volontà, malinconia, tradizione e mistero aggettivi che da sempre riportano alla figura di Vincent Van Gogh, che nell’ultima opera saltano fuori tutti insieme, come se l’artista volesse lasciare il mondo terrestre in modo unico e spettacolare con questo dipinto!
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- Tesine