Charles Darwin: biografia
Charles Robert Darwin è stato un biologo che è passato alla storia per aver formulato la teoria dell’evoluzione. Nacque nel 1809 a Shrewsbury in Inghilterra da una famiglia agiata di tradizioni liberali e, terminate le scuole primarie, fu inviato a studiare medicina a Edimburgo. Essendo poco incline alla materia, il padre lo mandò a Cambridge sperando in una sua carriera ecclesiastica, ma anche quella strada rimase inconclusa. Fu nel 1831 che Darwin colse l’occasione della vita imbarcandosi come naturalista senza stipendio sul veliero Beagle, in rotta di studio intorno al mondo. Viaggiò per ben cinque anni compiendo un gran numero di osservazioni sulla flora e la fauna di tantissimi paesi, tra cui le isole di Capo Verde, le Isole Falkland, la costa del Sud America, le Isole Galápagos e l’Australia. Grazie a tutte le informazioni raccolte sviluppò la teoria sull’evoluzione della specie, considerata il pilastro della biologia moderna.
Charles Darwin: la teoria dell’evoluzione e la selezione naturale
Durante il viaggio sul Beagle Darwin annotò moltissime informazioni e, soffermandosi in particolare sui famosi fringuelli delle isole Galàpagos, si rese conto che tra di loro erano differenti per alcuni aspetti ma molto simili per altri. Lo studioso giunse alla conclusione che le specie tanto diverse di uccelli originariamente dovevano essere derivati da una specie comune e che, di conseguenza, la specie animale attuale è semplicemente il risultato di una serie continua di trasformazioni e di adattamenti. Ciò inspirò la formulazione della teoria dell’evoluzione che si basa su tre presupposti principali:
- Riproduzione – tutti gli organismi viventi si riproducono con un ritmo tale che, in breve tempo, il numero di individui di ogni specie potrebbe non essere più in equilibrio con le risorse alimentari e l’ambiente;
- Variazioni – tra gli individui della stessa specie esiste un’ampia variabilità dei caratteri, alcuni più lenti altri più veloci;
- Selezione – esiste una lotta continua per la sopravvivenza tra gli individui all’interno della stessa specie e anche con le altre specie; nella lotta sopravvivono gli individui che sfruttano in modo migliore le risorse dell’ambiente e generano una prole più numerosa.
Charles Darwin: la selezione degli animali domestici
Darwin dedicò lunghi anni di studio non solo alla selezione naturale, che avviene in stato selvaggio, ma anche a quella inerente i vegetali coltivati e gli animali domestici. In questo caso i riproduttori non sono scelti dalla prevalenza del più adatto ma per mano dell’uomo, che punta al vantaggio economico (bovini e suini) o all’aspetto estetico (cani e gatti). Analizzano l’opera degli allevatori, il biologo riuscì quindi a stilare le prime considerazioni scientifiche sul ‘miglioramento’ degli animali allevati racchiuse nell’opera “La variazione delle piante e degli animali in condizione di domesticità”.
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