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Che cos'è il sonetto?

Sonetto: origine, caratteristiche formali e metriche di questo componimento poetico, con esempi celebri e varianti della forma tradizionale.

CHE COS’E IL SONETTO

Studi poesie da quando eri piccino, ti piace molto declamarle a memoria e voi sapere tutto su cosa sia un sonetto per approfondire i tuoi studi sulla letteratura? Sei nel posto giusto perché in questo articolo spiegheremo chiaramente cosa sia un sonetto, come nasce e come si evolve nel tempo, come si compone e chi sono i maggiori rappresentanti del genere. Il sonetto è il genere più rappresentativo della letteratura italiana ed è un breve componimento poetico legato soprattutto al genere lirico ma anche ad altri generi come vedremo e il suo nome deriva dal provenzale “sonet”= piccolo suono, diminutivo di “son”=suono, melodia, indicando dunque che in origine al testo si accompagnava sempre la musica.

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CHE COS’E’ IL SONETTO: le origini

Il sonetto è stato inventato da Iacopo da Lentini verso la prima metà del Duecento, esponente di spicco della corte federiciana e nell’ambito della Scuola Poetica Siciliana. Dal XII secolo il sonetto si è sviluppato ed evoluto nel tempo soprattutto in italia, ma anche nei contesti culturali di tutta Europa. La fortuna del sonetto è tale da avere un ruolo importantissimo nella letteratura italiana, soprattutto nel Rinascimento, ma non solo. Il successo dei sonetti è infatti legato anche a quello del sonetto shakespeariano, detto anche elisabettiano, composto di quattordici blank verses (pentametri giambici) disposti in tre quartine a rima alternata, chiuse da un distico a rima baciata.
CHE COS’E’ IL SONETTO IN POESI? La definizione. Ma che cos’è un sonetto? Un sonetto è un componimento breve, composto di quattordici versi endecasillabi, distinti in due gruppi, il primo di due quartine, otto versi detti variamente anche “fronte” oppure  “ottetto”, il secondo di due terzine, sei versi definiti anche “sirma” e “sestetto”. Il sonetto è un genere poetico che ha capacità poliedriche e risponde a funzioni diverse, di conseguenza gli schemi ritmici del sonetto sono variabili. Lo schema originario prevedeva rime alternate: ABAB ABAB nelle quartine e CDC DCD nelle terzine, oppure con tre rime ripetute CDE CDE, o ancora con struttura ABAB ABAB CDC ECE. Con il Dolce Stil Novo venne introdotta nelle quartine la rima incrociata ABBA ABBA (come nel suo manifesto Tanto gentile e tanto onesta pare, ma anche nel Canzoniere di Petrarca). La cosa più importante in un sonetto è che tutti i versi abbiano le rime e che non siano irrelati (cioè, privo di rima). La caratteristica peculiare di questi componimenti è che i temi sono davvero infiniti, si può spaziare dai temi classici come l’amore, l’amore per la patria, fino ad arrivare ad affrontare tematiche filosofiche, politiche, culturali e sociali. Questa poliedricità ne ha sicuramente determinato l’uso e il grande successo.
Esempio di sonetto con schema: ABBA – ABBA | CDE – EDC:

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi non l’ardiscan di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ‘ntender no la può chi non la prova:
e par che de la sua labbia si mova
uno spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.
(Tanto gentile e tanto onesta pare, Dante Alighieri)
Esempio di sonetto con schema: ABBA – ABBA | CDC- DCD

Forse perchè della fatal quïete
Tu sei l’immago a me sì cara, vieni,
O Sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquiete
Tenebre, e lunghe, all’universo meni,
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
Questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure, onde meco egli si strugge;
E mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.

(Alla Sera, Ugo Foscolo)

COME FARE UN SONETTO: LE VARIANTI

Esistono numerose varianti metriche tra cui scegliere al momento della composizione di un sonetto. Vediamo insieme qualche esempio:

  • sonetto caudato: questa variante si sviluppò nel sec. XIV e ha avuto successo specialmente nello stile comico-realistico fino al Carducci, e la sua fortuna dura fin quasi ai giorni nostri. Si tratta di un sonetto a cui viene aggiunta una “coda”, solitamente costituita da un settenario in rima con l’ultimo verso del sonetto, e un distico di endecasillabi a rima baciata, secondo lo schema ABAB ABAB CDE CDE eFF
  • sonetto raddoppiato: di ventotto versi
  • sonetto rinterrato: ideato probabilmente da Guittone d’Arezzo è un sonetto in cui vengono inseriti settenari dopo i versi dispari delle quartine e il primo e il secondo verso delle terzine secondo lo schema: AaBAaB, AaBAaB, CcDdC, DdCcD.
  • sonetto minore e sonetto minimo: questo sonetto utilizza generalmente settenari. Se il sonetto prevede versi ancora più brevi come quinari, si chiama sonetto “minimo” .
  • sonetto continuo: le rime delle quartine sono riprese anche dalle due terzine secondo lo schema: ABBA ABBA BAB ABA
  • sonetto misto: composto da endecasillabi e settenari disposti simmetricamente, secondo lo schema ABBA , ABBA , CDC , DCD.
  • oonetto doppio: ha un settenario dopo ogni verso dispari delle quartine e dopo il secondo delle terzine con schema AABAAB AABAAB CDDC CDDC; è molto simile al sonetto rinterzato.

ANALISI DI UN TESTO POETICO: TUTTO PER LA PARAFRASI

Devi analizzare un sonetto e fare la parafrasi? Leggi qui:

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