CLASSIFICA DELLE UNIVERSITÀ PER TROVARE LAVORO: LA QS GRADUATE EMPLOYABILITY RANKINGS 2016. Non c'è peggior domanda da fare a un maturando di quella riguardante la facoltà e l'ateneo che intende frequentare nel futuro prossimo venturo. Vedrete la bocca contrarsi, udirete i denti iniziare a stridere fastidiosamente e noterete delle goccioline di sudore imperlare la fronte del malcapitato. Eppure non tutti vivono con angoscia la decisione in merito ai propri anni a venire, tendenzialmente perché hanno le idee chiare e sanno quale lavoro vogliono svolgere e quali mezzi sono loro richiesti per farlo. In primis l'università giusta che garantisca lavoro un posto di lavoro alla fine degli studi. Evidentemente la questione non è secondaria per moltissime persone di tutto il mondo, dato che proprio negli ultimi giorni è stata pubblicata la classifica QS Graduate Employability Rankings 2016 che indica quali sono gli atenei usciti dai quali è più facile trovare un impiego qualificato.
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QS GRADUATE EMPLOYABILITY RANKINGS 2016: I MIGLIORI ATENEI PER TROVARE LAVORO. La metodologia applicata è relativa a uno studio che va avanti dall'ottobre del 2014, e che rappresenta un unicum, suscettibile anche di cambiamenti in futuro. Il sondaggio iniziale ha coinvolto più di 38mila addetti alle assunzioni di tutto il mondo, ai quali sono state fatte domande inerenti le università che forniscono i migliori impiegati, e quindi le più gettonate; oltre a loro sono state esaminate le collaborazioni di ricerca tra aziende prestigiose e atenei.
In sostanza i criteri rilevati per il ranking finale delle università si sono rivelati essere la reputazione delle università presso i datori di lavoro, le partnership realizzate con questi, i risultati scolastici degli studenti, la presenza delle aziende nel campus e il grado di impiego dei laureati.
Abbastanza prevedibilmente la classifica è molto anglosassone e Stati Uniti e Inghilterra si contendono le prime dieci posizioni, con un paio di significative eccezioni: tutto il podio è infatti a stelle e strisce, con Stanford, MIT e Harvard. Seguono poi il terzetto classico di Cambridge, Yale e Oxford, con gli ultimi quattro posti occupati da Princeton, Berkeley, Tsinghua (Cina) e l'Ecole Polytechnique francese.
QS GRADUATE EMPLOYABILITY RANKINGS 2016: L'ITALIA. Per vedere un po' di Europa tocca invece aspettare la posizione numero 17, dove compare la Svizzera con l'ETH di Zurigo, seguito poi al 32esimo gradino dalla Tecnische Universitat Darmstadt tedesca. L'Italia invece si deve accontentare del posizionamento numero 42 grazie al Politecnico di Milano, mentre nei primi 100 posti si piazza solo il Politecnico di Torino nella fascia 81-90.
Insomma, decisamente l'Italia non sembrerebbe essere il luogo adatto per ricevere un'istruzione – o semplicemente frequentare un'università – che diano qualche vantaggio rispetto ai colleghi di tutto il mondo, per quanto almeno in ambito europeo le due eccellenze di Torino e Milano non fanno affatto brutta figura. Per una volta si può allora guardare il bicchiere mezzo pieno, sempre che abbiate soldi a sufficienza per pagare la retta di Stanford…