COME SCRIVERE UN TEMA DI ITALIANO PERFETTO: ERRORI DI ORTOGRAFIA DA EVITARE
Per scrivere un buon tema di italiano occorre non solo leggere bene la traccia e scrivere un buon contenuto, ma anche fare attemzione agli errori di ortografia da evitare. Correggere gli errori di ortografia italiana in un tema argomentativo, in un saggio breve, articolo di giornale, tema storico o di attualità, sia nei compiti in classe che durante le ore di studio a casa, è fondamentale.
Se è vero che il contenuto del tema di italiano conta più della forma, questa regola va accantonata quando ti dedichi alla scrittura di un testo per la scuola.
Gli errori di forma nei temi e nei compiti scritti vengono considerati gravissimi da alcuni insegnanti. Scrivere un buon tema o un buon testo argomentativo, quindi, significa scrivere seguendo le regole della grammatica e rispettando le norme dell’ortografia italiana. In questo post allora ti spiegheremo quali sono gli errori di ortografia da evitare nei temi di italiano di tutti i tipi: analisi del testo, saggio breve, tema storico, tema argomentativo, relazione, tema descrittivo, tema di attualità.
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COME SCRIVERE UN TEMA DI ITALIANO: L’ORTOGRAFIA
Molti studiosi sostengono che l’ortografia, la grammatica e la sintassi italiana siano tra le più difficili del mondo. Per questo per gli studenti è importante imparare a scrivere bene da subito.
Per studiare bene qualsiasi materia, lo sappiamo, è necessario dedicarsi ai nostri compiti con impegno e costanza. Lo stesso vale per l’ortografia italiana. Una volta apprese le regole generali e compreso quali errori vanno evitati, scrivere un tema perfetto sarà molto più semplice. In poco tempo i vostri voti negli scritti d’italiano cresceranno a dismisura!
COME SCRIVERE UN TEMA DI ITALIANO PERFETTO: ERRORI DA EVITARE
Scopriamo allora insieme quali errori bisogna evitare per riuscire a scrivere bene un tema di italiano e prendere un bel voto!
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Un’ amica o un amica? Un amico o un’amico?
Secondo una statistica uno degli errori di ortografia più diffusi riguarda l’uso dell’apostrofo davanti ad “un”. Un si apostrofa solo davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale. Scriveremo quindi un’amica e un amico.
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Po, pò, o po’?
Si tratta di un troncamento della parola poco. Quindi scrivere pò e po è scorretto. La forma giusta è invece po’, con l’apostrofo.
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Qual’è o Qual è?
Errore gravissimo e altrettanto diffuso: scrivere qual’è. Si tratta di un troncamento e non di un’ elisione. Il modo giusto di scrivere è qual è, senza apostrofo!
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Fà o fa?
Regola generale: fà, con l’accento, non esiste. Si scrive fa, sia come indicativo presente, terza persona singolare, che come particella temporale ad esempio ” tanto tempo fa“.
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Dò o do?
Anche do non vuole l’accento. La forma corretta è do.
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Da o dà?
In questo caso invece dobbiamo ricordare la duplice grafia. Da: preposizione semplice, senza accento. Es: Vado da Mario Dà: verbo dare, terza persona presente, singolare. Es: Mio padre mi dà la paghetta.
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Se o sè?
Il se nelle frasi ipotetiche non ha l’accento. Es: Se pioverà, non uscirò. Quando lo usiamo come pronome riflessivo, diventa sè . Es: Viene da sè. Nel caso in cui il se è seguito da “stesso” possiamo dire che se stesso e sè stesso vengono considerate entrambe forme corrette.
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C’entra o Centra?
Si scrive c’entra, quando ci riferiamo al verbo “entrare”. Es: Non c’entra niente -colloquiale- Si scrive centra, se è una forma del verbo centrare.
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Tuttora o tutt’ora?
Si scrive tutto attaccato: tuttora. Sono invece forme corrette: tutt’altro, tutt’oggi, ecc…
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Entusiasto o entusiasta?
Entusiasta, sia al maschile che al femminile, è la forma corretta.
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Stesse o stasse? Desse o Dasse?
Che gli italiani abbiano qualche problemino con il congiuntivo è risaputo. Ma se devi scrivere un buon tema, non puoi scrivere stasse e dasse! Si scrive e si dice: Che egli stesse/desse .
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Ha piovuto o è piovuto?
Entrambe le forme sono considerate corrette.
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Proprio o propio?
Errore tipico delle regioni meridionali, ma diffuso anche nelle parlate del nord: l’uso di propio. La forma corretta è proprio.
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Accelerare o accellerare?
La forma corretta è accelerare, senza la doppia ll.
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A me mi piace
Non si dice, nè si scrive! Si è diffuso il falso mito che “a me mi piace”, visto l’uso comune nel parlato può essere accettato. Errore! L’unica forma accettata nello scritto è “a me piace“
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“Capro espiatorio” o “capo espiatorio”?
La persona a cui si attribuiscono le colpe immeritate è il capro espiatorio, con la R!
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Daccordo o d’accordo?
Si scrive staccato: d’accordo!
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Aeroporto o aereoporto? Ingegnere o ingegniere?
Si scrive ingegnere senza “i” e aeroporto (così come si dice aeroplano).
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A fianco o affianco?
A fianco si usa per dire “a lato di”. Affianco è la prima persona singolare del presente indicativo del verbo affiancare.
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