Il primo giorno di scuola è dietro l’angolo e per molti studenti è arrivato il momento di pensare ai debiti formativi (o debiti scolastici che dir si voglia!); siete pronti? Avete delle lacune in qualche materia, oppure, nonostante ore e ore di studio, determinati concetti proprio non sono chiari, oppure ancora non vi siete impegnati in maniera costante nel corso dell’anno? Non buttatevi giù, perché purtroppo è un fatto abbastanza comune. Non possiamo essere dei geni in tutte le materie; siamo pur sempre esseri umani. Dunque, tanto vale conoscere al meglio il nostro nemico!
Leggete il regolamento: Con quanti debiti si viene bocciati? Il numero di insufficienze massimo
DEBITI FORMATIVI: COME FUNZIONANO
Ma a cosa andiamo incontro se non raggiungiamo la sufficienza in tutte le materie? Le ipotesi sono due, ossia la bocciatura (che è abbastanza rara, a meno che non si abbiano problemi in più qualche materia), oppure la cosiddetta ‘promozione con debito formativo‘, lacuna che deve essere colmata prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, per evitare di portarsi dietro delle mancanze che potrebbero ostacolare seriamente il percorso di studi successivo.
Cosa sono i corsi di recupero? La normativa prevede che gli istituti scolastici organizzino, dopo gli scrutini intermedi, dei corsi di recupero per permettere a quegli studenti che non hanno raggiunto la sufficienza, di recuperare le lacune in quelle materie; gli studenti, dal canto loro, sono tenuti a frequentare i corsi per evitare di essere ‘promossi con debito formativo’ oppure addirittura bocciati. Gli studenti i cui genitori ritengano non sia necessario avvalersi di questi mezzi di supporto, devono comunicarlo alla sede scolastica di pertinenza; in ogni caso gli studenti sono tenuti a frequentare i corsi di recupero.
Come si arriva alla ‘promozione con debito formativo’? Se, nonostante i corsi di recupero, gli insegnanti non hanno rilevato alcun miglioramento nella materia ogetto di corsi di recupero, la scuola comunica ai genitori le decisioni prese dal Consiglio di classe in merito alle carenze del proprio figlio, in modo che questi sappiano già preventivamente cosa succederà in fase di scrutinio finale. E’ così che si arriva alla ‘promozione con debito formativo’.
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