Cosa significa Misogino: definizione e origine del termine
Parleremo oggi di una parola molto usata, ma da tanti ignorata. Avete presente la parola “misogino”? Quante volte l’avete sentita, sapete di cosa si tratta? Cosa vuol significare e soprattutto che comportamento umano indica? Se non lo sapete non vi preoccupate: ci siamo qui noi per chiarire realmente tutti i vostri dubbi. Ecco un breve e conciso articolo che vi farà capire per bene il significato, l’etimologia e l’origine di questa parola ancora poco conosciuta!
Cosa vuol dire “misogino”: etimologia e significato
Con il termine misogino, dal greco misóghynos (composto di mîsos, odio e un derivato di ghynḗ , donna) si definisce chi è affetto da misoginia e che quindi prova un’avversione patologica verso le donne, per le quali non mostra alcun interesse e che, anzi, evita e disprezza. In poche parole è msogino chi odia in tutto e per tutto il genere femminile, il mondo femminile e che disprezza totalmente le donne, ancor peggio di chi è maschilista. Solitamente è ritenuto un aggettivo riferito alla sfera maschile, per cui molto spesso il termine viene impropriamente usato come sinonimo di maschilismo, che invece sottende ad un atteggiamento culturale, più che individuale, e che non sempre è accompagnato da odio e avversione, secondo cui gli uomini pensano di avere più possibilità, più capacità e virtù. Seppur più raramente, la misoginia può tuttavia essere un sentimento proprio di una donna. Indifferentemente dal genere, le ragioni che portano a nutrire tale avversione possono essere di svariata natura: sociali, famigliari, esperienze personali, traumi, aspetti culturali, il modo in cui si vive la competizione e via dicendo. Anche la psicoanalisi affronta da sempre quest’argomento e ne parla in modo anche molto chiaro e stupefacente, cercando di studiare chi è affetto da una vera e propria misoginia. Ecco alcune frasi d’esempio:
- E’ un misogino all’ennesima potenza
- Il mio capo è un misogino!
Misoginia: significato
Misogino è l’aggettivo che deriva dal termine Misoginia, che è considerata per la maggior parte dei casi una vera e propria malattia. Si tratta di avversione e contrasto verso tutto il genere femminile, che può, se presente in forme molto gravi, avere delle conseguenze negative e permanenti, come pregiudizi, caricature offensive e oppressioni contro le donne. Infatti misoginia (dal gr. μισογυνία) significa proprio atteggiamento di avversione generica per le donne, o di repulsione, da parte dell’uomo, verso i rapporti sessuali con donne. Le ragioni che possono portare indifferentemente dal genere a tale atteggiamento possono essere di svariata natura: esperienze personali traumatiche, aspetti culturali propri o tramandati dai propri avi, rivalità insite in ambiti familiari e sociali, il modo in cui si vive la competizione, sul piano passionale o anche nel contesto lavorativo.
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