Crisi di governo: gli ultimi aggiornamenti
Mercoledì 13 gennaio Matteo Renzi, durante una conferenza stampa, ha annunciato le dimissioni di Bellanova, Bonetti e Scalfarotto, aprendo ufficialmente la crisi di governo. Sono giorni di tumulto politico e il presidente Conte sta cercando di porre rimedio a questa situazione incresciosa che, in questo momento, non giova all’Italia considerando l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo da cui ne è derivata un’importante crisi economica. Il 18 gennaio, in Parlamento, i parlamentari sono stati chiamati a votare per la fiducia o la sfiducia al governo. Come sarà andata?
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Crisi di governo: ottenuta la maggioranza in Parlamento
La giornata del 18 gennaio è iniziata molto presto; i parlamentari si sono riuniti alla Camera per votare se dare la fiducia, o meno, al governo Conte. Dopo diversi dibattiti, alcuni anche molto accesi, si è passati al voto. Conte ha aperto l’incontro chiedendo a tutti i parlamentari di dargli il loro sostegno per evitare ulteriori problemi ad una nazione già flagellata dalla pandemia e dalla crisi economica. Non sono mancati i sostenitori del premier ma anche gli oppositori, alcuni dei quali hanno mostrato dei cartelli con su scritto “Conte dimettiti”. La giornata di ieri, tuttavia, si è conclusa con la fiducia al governo con 321 voti favorevoli, 259 contrari e 27 astenuti.
Crisi di governo: il voto al Senato
L’ultimo step, quello decisivo, riguarda il passaggio al Senato in cui, il governo Conte, dovrà ottenere la fiducia per poter continuare il suo mandato. In queste ore i parlamentari si sono riuniti in Senato per decidere le sorti del governo. La speranza è quella che possa ottenere anche qui la fiducia e portare avanti i progetti per l’Italia che, altrimenti, si troverrebbe senza governo e si dovrebbe passare all’elezione di un nuovo governo.
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