Approfondiamo il termine dacrioadenite, un disturbo che colpisce gli occhi e che può avere diverse cause scatenanti e forme.
Etimologia e significato di dacrioadenite
Con il termine dacrioadenite (composto di dacrio, lacrima e adenite, dal greco ghiandola) si identifica un processo infiammatorio a carico delle ghiandole lacrimali, generalmente causato da infezioni batteriche o virali e che provoca gonfiore, tumefazione e dolore a livello della porzione supero-esterna della palpebra superiore.
Dacrioadenite acuta e cronica, le cause
La dacrioadenite – che può anche essere bilaterale – può manifestarsi in forma acuta o cronica. Nel primo caso, i sintomi si presentano sottoforma di malessere generale e di stato febbrile. In tal caso va trattato con impacchi di acqua calda e terapia antibiotica, che portano alla risoluzione del problema nel giro di una quindicina di giorni. Si tratta, in questo caso, di un disturbo che interessa soprattutto pazienti in età pediatrica e che è solito insorgere a seguito di malattie virali come morbillo e rosolia, ma anche parotite epidermica e mononucleosi infettiva.
Le forme croniche, meno frequenti delle prime, sono invece generalmente legate all’evoluzione di una forma acuta o a patologie quali malattia di Mikulicz, tbc, tracoma e sarcoidosi. Anche la sintomatologia legata alla dacrioadenite cronica comprende evidente deformazione della palpebra, accompagnata da un senso di pesantezza e indolenzimento. Qualora gli antibiotici non risultassero efficaci, in questo caso si rivela tuttavia utile procedere con l’ asportazione chirurgica della ghiandola lacrimale.
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