Didattica a distanza scuole medie: le regole da seguire - StudentVille

Didattica a distanza scuole medie: le regole da seguire

Didattica a distanza scuole medie: le regole da seguire

Didattica a distanza scuole medie: cosa sapere

Tutti gli ordini e i gradi scolastici sono coinvolti nella didattica a distanza, chiamata anche DAD, con l’obiettivo comune di portare avanti la scuola e continuare a garantire ai ragazzi il loro diritto allo studio. Sono mesi ormai che, a causa del COVID-19 le scuole sono chiuse, e non solo, e si è dovuto trovare il modo per andare avanti e la scuola non si è mai fermata. Oggi vogliamo scoprire se esistono delle regole da seguire per quanto riguarda la didattica a distanza alle scuole medie, secondarie di primo grado, e cercare, nel nostro piccolo, di dare qualche consiglio ai ragazzi che devono portare a termine il loro anno scolastico.

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Didattica a distanza scuole medie: le regole da seguire

La regola universale da applicare nelle scuole, e che vale quindi per tutti gli ordini e i gradi, è quella di proseguire con la didattica. E’ di fondamentale importanza che i ragazzi non si sentano abbandonati o, peggio ancora, in vacanza. Le giornate si devono svolgere esattamente come se si andasse a scuola fisicamente, quindi si tengono lezioni on line, vengono assegnati compiti e, quando necessario, ci sono anche interrogazioni. La didattica, quindi, sta procedendo e vi sono professori che procedono seguendo un metodo e altri che ne seguono un altro ancora, diverso ma pur sempre efficace. Ma cosa non deve mancare?

Didattica a distanza scuole medie: cosa non deve mancare

Il Ministero prevede queste indicazioni nazionali, che sono:

  • che ogni allievo abbia la possibilità di connessione (e il decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020 mette a disposizione delle scuole fondi per l’acquisto e la consegna ai ragazzi di devices e strumenti appropriati),
  • che gli insegnanti usufruiscano di una formazione supplementare (affinché la didattica a distanza non sia solo fare lezioni in video, ma interagire effettivamente con gli allievi),
  • che il curricolo scolastico sia effettivamente “dimensionato” (ad esempio non dovrebbe andare oltre il 50% del tempo dell’orario obbligatorio: non basta stare in rete, bisogna poi studiare, sintetizzare, documentare, organizzarsi).

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