Dopodiché o Dopo di ché: la forma corretta
La nostra è una delle lingua più difficili da studiare, ma almeno noi che siamo nati e cresciuti in questo paese dovremmo padroneggiarla! Invece sono molti i dubbi che ci assalgono quando scriviamo soprattutto, giusto? Noi della redazione di Studentville siamo qui per darvi una mano e risolvere ogni problema che si vede all’orizzonte, in modo da capire quale sia la formula giusta per non sbagliare più. Oggi vi parleremo di una forma in particolare: si scrive dopodiché tutto attaccato, oppure si può scrivere anche staccato? Si tratta di un errore in caso? Vediamolo subito!
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Dopodiché o Dopo di ché?
Rimediamo subito a tutti i vostri dubbi. Si scrive quindi Dopodiché o Dopo di ché? Attaccato o staccato? I dubbi sono legittimi e soprattutto Errare Humanun est… però, meglio sapere come scrivere correttamente, giusto? Iniziamo col dire che dopodiché ha il valore semantico di dopo e lo si usa con funzione consecutivo-temporale. Vediamo subito un esempio:
- Prima andrò in Francia per studiare il francese, dopodiché farò il possibile per trovare lavoro lì.
Molto spesso la parola può avere anche valore avversativo; ecco qui:
- Abbiamo fatto il possibile per aiutarlo, dopodiché abbiamo dovuto arrenderci.
Dagli esempi fatti potete già comprendere la formula giusta. Ma aggiungiamo altro per spiegarvi meglio la regola: Dopodiché è il frutto dell’univerbazione di tre parole: dopo, di e che. Si tratta di una locuzione e può anche essere scritta come dopo di che che è in realtà la forma originaria. La parola tutta attaccata è venuta dopo! L’importante però, a prescindere, è che non dovete mai usare dopo di chè con la e accentata! Quindi, ricapitoliamo:
- Si scrive: dopodiché o dopo di che
- Non si scrive: dopodichè, dopodicché, dopodiche, dopo di chè o dopo di ché
- Non si scrive dopodichè, perché tutte le parole terminanti in che vogliono l’accento acuto (perché e non perchè, macché e non macchè etc).
- Non si scrive dopodicché perché anche se c’è stata univerbazione il monosillabo di non causa il radoppiamento della parola successiva e cioè di che.
- Non si scrive dopodiche perché è una parola accentata sull’ultima vocale, dunque tronca, e le parole tronche in italiano vogliono l’accento.
- Non si scrive infine né dopo di chè né dopo di ché, perché la parola che non viene mai accentata se ricorre da sola a meno che non voglia dire perché.
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