Eresia: significato del termine
Nello studio della storia di certo più volte vi è capitato di leggere la parola eresia riguardo argomenti come la chiesa, la religione e le tradizioni. Se non è vi è chiaro completamente cosa indica il termine non preoccupatevi, in questo articolo troverete tutte le informazioni che vi serviranno a schiarire le idee. Intanto diciamo subito che Eresia è un termine storico-religioso e teologico che indica una dottrina considerata come deviante da un movimento religioso appartenente alla stessa tradizione.
Quando è corretto usare il termine Eresia?
E’ importante sottolineare il fatto che il termine non viene utilizzato solo in ambito teologico, religioso e storico, ma viene usato anche in senso figurato per indicare un’opinione o una dottrina filosofica, politica, scientifica o persino artistica in disaccordo con quelle generalmente accettate come autorevoli. Quindi, se dovessimo indicare il generale significato del termine, distaccandoci per un attimo da tutto l’ambito storico, potremmo inserirlo per indicare qualcosa di contrastante. Il termine da un significato neutro assume in un secondo momento un valore negativo e passa ad indicare una dottrina o un’affermazione contraria ai dogmi e ai principi di una determinata religione, di solito oggetto di “condanna” o scomunica da parte dei rappresentanti di questa.
Eresia: etimologia della parola
Per quanto riguarda l’etimologia di “Eresia”, la parola deriva dal greco αἵρεσις, haìresis derivato a sua volta dal verbo αἱρέω (hairèō, “afferrare”, “prendere” ma anche “scegliere” o “eleggere”). Un aspetto fondamentale è che pur essendo un termine comunque prevalentemente usato e ritrovato nell’ambito religioso, nei vangeli canonici è assolutamente assente e compare nei vangeli apostolici, per indicare varie scuole o comunque sette come quelle dei Sadducei, Cristiani e Farisei. E sia in greco antico che in ebraico ellenizzato questo termine non possedeva, originariamente, alcuna caratteristica denigratoria.
Cosa significa eretico?
In definitiva analizziamo anche l’aggettivo Eretico, riferito a colui che proclama con forza una propria scelta definitiva: “eresia” può pertanto equivalere ad una scelta sia di credo sia di appartenenza tra fazioni religiose contrapposte. Un’altra possibile interpretazione, legata al significato di “scelta”, richiama il fatto che l’eretico è colui che “sceglie”, cioè accetta, solo una parte della dottrina “ortodossa”, rimanendo in disaccordo su altre parti. Nell’ambito del Cristianesimo è fondamentale la differenza che si tende a fare fra Eresia e Scisma: lo scisma comporta un distacco dalla chiesa ortodossa, anche se per alcuni cattolici e cultori del Cristianesimo questa può indicare anche alcune caratteristiche e peculiarità dottrinali.
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