Esame universitario: come si svolge - Studentville

Esame universitario: come si svolge

Primo esame universitario: guida pratica per le matricole su come si svolge un esame all'università!
Esame universitario: come si svolge

ESAME UNIVERSITARIO: COME SI SVOLGE. Il primo esame universitario è sempre un rito importante: in questa occasione si scopre se abbiamo studiato nel modo giusto e se siamo in grado di esporre quello che sappiamo in maniera matura davanti a un professore che non conosciamo bene. Non sono rari i casi di studenti che hanno abbandonato il loro progetto universitario perché scottati dal primo esame ma questo non è un indicatore del vostro essere adatti o meno all’università, quindi non vi abbattete! L'università vi permette di reinventarvi tutte le volte che volete e vi insegnerà la lezione più importante di tutte: un esame è solo un esame, una goccia in un mare di prove che la vita vi metterà davanti e se lo sbagliate non è un dramma, potrete sempre rifarlo. Ma adesso veniamo al sodo: ecco come s svolge un esame universitario!

ESAME UNIVERSITARIO, COME FUNZIONA: LA PRENOTAZIONE. Per fare gli esami all'università dovete prenotarvi. Solitamente la prenotazione viene fatta online con un certo anticipo ma non sono infrequenti i casi di malfunzionamento o di professori della vecchia scuola che vi chiedono una preiscrizione manuale su un antico quadernone ad anelli. In ogni caso ricordate di segnarvi con anticipo organizzando il vostro calendario di esami sulla base dei programmi e delle vostre forze: inutile infilare venti esami uno dietro l'altro per poi ritrovarvi a non presentarvi a nessuno perché non avete fatto in tempo. Meglio programmarne pochi (uno difficile e due facili? Due difficili e uno facile? Fate voi) ma farli tutti.

ESAME UNIVERSITARIO, COME SI SVOLGE: GLI ESONERI. Alcuni esami vengono spezzettati nel corso del semestre grazie al metodo degli esoneri: in pratica vi ritroverete una serie di mini esami su piccole parti del programma, e questi mini esami potranno essere scritti o orali. Di solito il metodo degli esoneri viene utilizzato per chi frequenta le lezioni e per individuare i frequentanti si utilizza il metodo della presa delle firme, metodo che se da un lato può essere aggirato da chi non frequenta grazie a qualche compagno di corso che firma anche per gli assenti dall'altro può trasformarsi in uno strumento terribile nel caso in cui il professore si dovesse accorgere che voi non eravate affatto in aula tutte quelle volte.

PRIMO ESAME UNIVERSITARIO: FREQUENTANTI E NON FREQUENTANTI. Può capitare che un professore decida due programmi d'esame diversi tra loro, uno per i frequentanti e uno per i non frequentanti. Fatta salva la questione della presa delle firme non è affatto detto che il programma per i frequentanti sia più facile e nemmeno che gli appunti di chi ha frequentato vi permettano di uscire dall'esame come se foste andati a tutte le lezioni. Il consiglio di chi scrive è sempre lo stesso: a inizio corso fate un bel calcolo dei tempi che vi ci vorranno per la preparazione basandovi sui testi, elencate pro e contro e poi scegliete quali corsi seguire e per quali invece prepararvi autonomamente. Questo metodo vi permetterà tra l'altro di tenere a bada l'ansia da "oddio e se mi becca???" che di solito funziona come un'enorme freccia rossa al neon e vi rende immediatamente identificabile dal prof.

COME SI SVOLGE UN ESAME UNIVERSITARIO SCRITTO. Esistono diverse tipologie di esame universitario: ci sono i test a crocetta, quelli a risposta aperta, quelli che si compongono di uno scritto e di un orale e quelli che invece sono soltanto orali. A seconda della tipologia è necessario un tipo di studio diverso e la speranza è che vi capiti un esame composito, con una parte scritta e una orale, in modo che riusciate a dare prova della vostra preparazione in ogni caso (ci sono persone che agli scritti vanno male e altre che agli orali si impappinano, ma non dobbiamo certo dirvelo noi, vero?). A ogni modo per l'orale vi consigliamo di sorridere e cominciare con un "buongiorno" (cosa di cui non si ricorda mai nessuno), che rimanderà immediatamente al professore l'idea di avere davanti non un bambino uscito dall'asilo ma un adulto consapevole di quanto ha studiato o non ha studiato. Una volta detto "buongiorno" tenete a mente che il momento dell'esame ha un valore se lo utilizzate per imparare voi stessi quello che state esponendo, quasi come se steste ripetendo un'altra volta: ragionate ad alta voce, coinvolgete il professore, lanciatevi in ipotesi… Tutto questo se avete studiato. Se non avete studiato tenete un basso profilo, che è meglio.
 

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