Si può dire “esci il cane”? Cosa dice l’Accademia della Crusca
Sono mesi che il popolo di Google e dei social network discute su un’importante questione linguistica italiana: si può dire “esci il cane“? Fiumi di parole sono stati spesi sull’utilizzo di questo verbo intransitivo che in alcuni contesti dialettali viene utilizzato in maniera transitiva e qualcuno ha anche messo in mezzo l’Accademia della Crusca, la quale giustamente ha deciso di pronunciarsi sull’argomento. In seguito all’interpretazione sbagliata di una nota pubblicata dall’accademico della Crusca Antonio Coletti sul sito ufficiale dell’Accademia si è generata una vera e propria polemica sull’utilizzo dei verbi intransitivi. Cerchiamo di scoprire qual è la verità!
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Esci il cane: giusto o sbagliato?
In seguito alla polemica l’Accademia della Crusca ha deciso di fare chiarezza e ha precisato che Coletti ha semplicemente guardato con simpatia l’espressione popolare, ma questo non significa che la costruzione sia corretta. Come sappiamo infatti, “uscire” è un verbo intransitivo, quindi in un contesto scolastico l’insegnante deve correggere l’espressione “uscire il cane” nel caso il cui un allievo dovesse pronunciarla o scriverla. L’espressione non va quindi utilizzata nell’italiano scritto e formale e nell’oralità, in quanto si tratta di una caratteristica dialettale del Mezzogiorno e di alcune zone del Settentrione che non si è affermata nella nostra lingua.
Accademia della Crusca: uso dei verbi intransitivi
Quindi, in poche parole, secondo quanto ci precisa Luca Serianni non c’è stato nessun sdoganamento delle regole grammaticali: espressioni come “uscire il cane” o “siedi il bambino” vanno corrette assolutamente, in quanto si tratta di costrutti grammaticalmente scorretti. Ciò non toglie però che possano essere utilizzati nella quotidianità insieme ad altre espressioni popolari, quando tra parenti e amici si utilizza il dialetto: l’importante è essere consapevoli del fatto che tali costrutti non sono corretti e che quindi non devono essere utilizzati quando scriviamo o quando ci troviamo in contesti in cui bisogna utilizzare un linguaggio chiaro e formale.
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