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Esecrabile: significato e definizione

Scopriamo il significato, non esattamente positivo, del termine esecrabile ed alcune frasi che lo contengono per comprenderne al meglio l’utilizzo.

Etimologia e significato di esecrabile

Il termine esecrabile deriva dal latino execrare, ovvero togliere il sacro. Composto di [ex] fuori e [sacer] sacro, dal verbo esecrare, indica un’azione, un oggetto, una persona dalle qualità riprovevoli, biasimevoli, condannabili. Degno di vituperio e biasimo, che suscita riprovazione e orrore. Smettere di venerare quanto c’è di nocivo, indegno e riprovevole vuol dire annullarlo, spogliarlo di quel finto manto di sacralità, esiliarlo, renderlo nudo con gesto solenne.

Sinonimo di esecrabile

Ciò premesso, possono essere considerati sinonimi di esecrabile i termini: insopportabile, disprezzabile, odioso, detestabile, ripugnante, spregevole, abominevole, aborrito, maledetto, scellerato, odiabile.

Contrari di esecrabile sono, invece, amabile, desiderabile, apprezzabile, gradito.

Frasi con esecrabile

Alcune frasi di esempio che contengono il termine esecrabile sono:

  • Hai agito in maniera davvero esecrabile.
  • E’ colpevole di un delitto esecrabile.
  • Non giudicava esattamente carino ciò che gli era stato richiesto di fare, ma era anche sicuro che non era niente di esecrabile.
  • Peggio ancora, mi fa perdere il mio, di tempo, e in questo caso la cosa è ancora più esecrabile.
  • Il duca ci riferì l’accaduto con un profondo senso di vergogna, era esecrabile il solo pensiero di vincere così.
  • Ma il suo linguaggio esecrabile e la confessione di essere stato in carcere l’avevano convinta di essersi sbagliata.

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