Tragedia a Brindisi – Melissa Bassi, una studentessa di sedici anni, è stata uccisa dallo scoppio di un ordigno, esploso davanti l'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali 'Francesca Laura Morvillo Falcone' di Brindisi. Veronica Capodieci, anche lei sedici anni, è in gravissime condizioni, tre studenti presentano ustioni su tutto il corpo, due sono in gravi condizioni altre cinque persone sono state colpite in maniera meno grave. Un tragico, esasperante, bollettino di guerra. Una guerra che non abbiamo ancora vinto, quella contro la mafia.
BOMBA A BRINDISI: MANIFESTAZIONI IN TUTTA ITALIA
Mafia? – Perché l’esplosione che ha scosso Brindisi e l’Italia intera stamani ha i tratti meschini di un vero e proprio attentato diretto contro la scuola, secondo le prime indagini. Un ordigno fabricato artigianalmente con un innesco collegato a tre bombole di gas, poste su un muretto vicino all’entrara secondaria della scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Melissa e gli altri studenti coinvolti erano appena scesi dall autobus che ogni mattina li portava a scuola. Il neosindaco, Mimmo Consales (in carica da una settimana), non ha dubbi: sono troppe le "coincidenze" perché il pensiero non corra subito ad un attentato mafioso di forte carico simbolico. È forse un caso che sia stato colpito l'istituto intitolato alla moglie di Giovanni Falcone,a pochi giorni dal ventesimo anniversario della strage di Capaci? È un caso che l’ordigno sia stato fatto scoppiare nel giorno dell'arrivo a Brindisi della Carovana antimafia? Solo il caso ha voluto che sia stato colpito l’Istituto che era stato perfino premiato per il suo impegno contro la mafia?
IL MINISTRO PROFUMO SCRIVE AGLI STUDENTI
Le istituzioni – Intanto le istituzioni si sono messe in moto per vederci chiaro in una vicenda che colpisce il cuore di quelli studenti e di quei giovani, pugliesi, calabresi, campani e siciliani, che da sempre rappresentano il cuore pulsante della cultura anti-mafia.
Leggiamo sull’Ansa: Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo si recherà sul luogo dell'esplosione. Anche il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si sta recando sul luogo e con l'assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati si recheranno a incontrare i feriti. L'ex ministro della Pubblica istruzione, Beppe Fioroni, sollecita "una risposta coesa nella lotta al terrore" dopo "l'atto ignobile" dell'attentato davanti alla scuola di Brindisi.